Un ottimo risultato la costruzione di liste unitarie della sinistra alternative al Pd alle elezioni comunali del 5 giugno. Il ruolo di Rifondazione Comunista

Un ottimo risultato la costruzione di liste unitarie della sinistra alternative al Pd alle elezioni comunali del 5 giugno. Il ruolo di Rifondazione Comunista

di Raffaele Tecce, responsabile Enti Locali della segreteria nazionale del PRC SE -

Alle prossime elezioni comunali del 5 giugno il Partito della Rifondazione Comunista Sinistra Europea sarà presente con liste unitarie della sinistra alternativa in 17 capoluoghi di provincia su 22 che vanno al voto ed in 74 comuni superiori ai 15000 abitanti su 156.
Il Prc è, infatti, presente nei capoluoghi, con il proprio contributo organizzato nelle liste di: Torino, Savona, Milano, Varese, Pordenone, Trieste, Ravenna, Rimini, Grosseto, Roma, Isernia, Napoli, Caserta, Salerno, Brindisi, Cosenza e Cagliari.
Si tratta di liste o coalizioni alternative al PD, nella gran parte dei Comuni costruite unitariamente fra PRC, Altra Europa con Tsipras, Sinistra Italiana, Sel, Possibile e associazioni politiche locali e comitati espressione di movimenti di lotta che hanno definito localmente questi percorsi unitari. Abbiamo ovviamente costruito liste unitarie di sinistra anche in quei comuni – come Milano e Trieste – dove SEL ha scelto di appoggiare il candidato del PD. Solo a Cagliari siamo presenti con il nostro simbolo in una coalizione guidata dal sindaco uscente di SEL Massimo Zedda, con il quale abbiamo lavorato bene, con la riconferma dell’ alleanza che ha amministrato in questi anni.
La segreteria nazionale del PRC sin da settembre scorso aveva dato l’ indicazione- poi confermata dalla Direzione e dal Comitato Politico Nazionale- di lavorare per dar vita a liste unitarie della sinistra antiliberista in tutti i principali Comuni , superando la frammentazione che aveva caratterizzato l’ultima tornata di elezioni regionali nel 2015. Liste da costruire in stretta relazione tra soggettività politiche della sinistra e movimenti sociali, attraverso ampi processi partecipativi. Liste caratterizzate da una scelta netta di collocazione politica non solo autonoma ma alternativa al PD ed alle politiche liberiste, antidemocratiche ed antipopolari del governo Renzi.
Riteniamo, perciò, assai positivo, in una consultazione che coinvolge circa 11 milioni di elettrici ed elettori, il risultato raggiunto di essere riusciti a dar vita a tante liste unitarie della sinistra antiliberista, alternative al PD, con un ruolo attivo e propositivo del PRC. Liste che nell’ipotesi non arrivassero al ballottaggio non daranno in nessun caso indicazione di voto per il PD.
Ci sono ragioni politiche generali che rendono importante questo lavoro di costruzione delle liste unitarie antiliberiste oltre ad importanti punti programmatici assunti localmente dalle varie liste che le caratterizzano in maniera sostanzialmente omogenea .
Si tratta di un primo positivo passo per dar vita in modo partecipato ad un percorso costituente di un soggetto della sinistra antiliberista, unitario e plurale. In queste liste, infatti, Rifondazione Comunista partecipa a pieno titolo con la sua ispirazione autonoma ed unitaria senza dover subire nessuna richiesta di “superamento “della propria esistenza o della propria identità strategica.
A livello politico generale queste liste esprimono una scelta chiara di contrasto alla controriforma liberista degli Enti Locali portata avanti negli ultimi anni da tutti i governi di centro destra e di cento sinistra, sia sul terreno dell’autonomia economica che sul terreno dell’ordinamento istituzionale e democratico. Questa controriforma liberista punta a minare il ruolo degli Enti Locali come possibili “enti di prossimità” più vicini ai bisogni dei cittadini, capaci di garantire diritti costituzionali universali (dalla casa, al welfare, alla mobilità, alla vivibilità) e di creare le condizioni ambientali e territoriali utili allo sviluppo di un economia solidale ed ecocompatibile.
Mentre fino ad alcuni anni fa al centro del dibattito c’era il presunto federalismo e le modifiche costituzionali del titolo V – che noi contrastavamo in quanto lesive del principio dell’ uguaglianza nella dotazione dei servizi per i cittadini ed elemento di accentuazione delle differenze fra territori del nord e del sud – oggi i giganteschi tagli dei trasferimenti agli enti locali- oltre 40 miliardi – operati in piena continuità dai Governi liberisti a partire dal 2008, rendono l’ Autonomia dei Comuni praticamente inesistente sul terreno di una corretta programmazione dei servizi sui territori.
Le controriforme varate dai governi negli ultimi anni hanno, insomma, pressoché azzerato l’autonomia degli EELL prevista dalla Costituzione sostituendola con misure di stabilità e compatibilità in sintonia con i trattati europei.
Ecco perché riteniamo importante una battaglia contro il patto di stabilità e proponiamo a tutte le liste di sinistra alternativa un “patto contro il patto di stabilità “contestando la natura del debito in molti Comuni –frutto di scelte sbagliate , di sprechi e di fallimentari privatizzazioni – e valorizziamo l’ iniziativa già programmata dalla Lista Fassina a Roma ,per la prossima settimana , di organizzare un iniziativa di lotta sotto la direzione della Cassa Depositi e Prestiti per ricontrattare il tasso sul debito che soffoca il Comune di Roma, liberando ,in questo modo, risorse necessarie per finanziare servizi pubblici per i cittadini più deboli.
Questa significativa presenza delle liste unitarie della sinistra antiliberista assume ,inoltre, un significato importante soprattutto a livello locale offendo a tutti i soggetti più colpiti dalla crisi un riferimento nelle battaglie per imporre una nuova vivibilià delle città a partire dai bisogni delle cittadine e di cittadini di inclusione e cittadinanza sociale .Guardando, infatti, i punti programmatici presenti in tutti i programmi locali che sono stati costruiti, emerge una sostanziale omogeneità –ancor più significativa essendo frutto di percorsi locali dal basso- di proposte caratterizzanti : garantire servizi e diritti universali di welfare a tutti i cittadini a partire dai piu’ deboli, contrastare la privatizzazione , tutelare l’ ambiente e la vivibilità delle città scegliendo l’ opzione cemento 0, favorire momenti partecipativi a partire dal rilancio dell’ esperienza del bilancio partecipativo, valorizzare i dipendenti pubblici conto l’attacco ai diritti dei lavoratori.
Mi soffermo, in questo articolo, solo sull’ esperienza delle città più grandi ,pur consapevole che il senso positivo è dato dalla diffusione di tutte le esperienze delle varie città .
A Torino è stata costruita una lista unitaria “Torino in Comune La sinistra “ con tutta la sinistra alternativa e con un candidato a sindaco popolare come Giorgio Airaudo , con un ruolo assai importante politico e programmatico del PRC.
A Milano, nonostante la maggioranza di Sel abbia scelto drammaticamente l’ appoggio alla candidatura “renziana “ di Sala ,è in campo con forza l’ esperienza di “Milano in Comune”, guidata in particolare dal PRC, dall’ Altra Europa, da Possibile e da altri settori della sinistra, intorno alla candidatura di Basilio Rizzo .
A Roma la lista “Sinistra per Roma “con Stefano Fassina Sindaco-riammessa dal Consiglio di Stato che ha riconosciuto la sostanziale correttezza della documentazione presentata –sta puntando sulla discontinuita’ e l’ alternativita’ alle precedenti esperienze di governo del centro sinistra e ad un rapporto con le esperienze di comitati e di associazioni che lottano sui territori ed è promossa oltre che dal PRC, dall’ Altra Europa, da SEL e dal PCDI .
A Napoli la lista “Napoli in Comune A Sinistra “ costruita unitariamente intorno ad un associazione unitaria cui hanno contribuito PRC,SEL ,L’ Altra Europa ed altri soggetti politici ed associativi sostiene una coalizione guidata dal Sindaco uscente de Magistris .
In tre capoluoghi importanti come Trieste, Savona e Rimini abbiamo candidati a Sindaco comuniste/i .
A Trieste ,pur in presenza di una rottura con Sel ,si è dato vita ad una lista unitaria della “Sinistra Unita– Združena levica” che ha individuato in assemblea la candidatura a sindaco del nostro compagno Iztok Furlanič .

A Savona la lista “Rete a Sinistra-Savona che vorrei “ è caratterizzata dalla forte attenzione verso l’aspetto civico e dalla presenza di candidate e candidati di Rifondazione e Possibile, Sel e PcdI .Le forze che hanno dato vita a questa lista hanno scelto unitariamente come candidato a Sindaco il compagno Marco Ravera, segretario regionale ligure di Rifondazione Comunista .

A Rimini la lista “Rimini in Comune- Diritti a Sinistra “ ha scelto in assemblea come candidata a Sindaco la compagna Sara Visintin, della segreteria regionale del PRC; si tratta di una lista promossa da Rifondazione, da associazioni,  da pezzi di sinistra diffusa e di esperienze civiche .

Nei prossimi giorni pubblicheremo una sintesi della nostra significativa presenza in tutti gli altri Comuni capoluogo e nelle principali realtà dei Comuni superiori ai 15000 abitanti .
Nei giorni scorsi si è svolto a Torino promosso dal candidato Sindaco Airaudo un incontro con i candidati di Milano (Rizzo), Bologna (Martelloni),Roma (Fassina) che hanno lanciato un appello a lavorare assieme ,anche con tutte le altre liste e coalizioni comunali di sinistra alternativa sia per costruire una rete fra le esperienze locali sui punti programmatici di lotta per la trasformazione delle città e sia per far crescere dal basso ed in maniera partecipata un nuovo soggetto unitario della sinistra antiliberista capace di battere le politiche di destra del PD e di Renzi .
Lavoreremo in queste settimane di campagna elettorale per far crescere questo appello e questa proposta politica :Il terreno amministrativo locale può e deve essere , quindi, un pezzo della nostra iniziativa di massa generale contro la crisi, l’austerità e per la salvaguardia dei soggetti più deboli.
Senza alcun trionfalismo dalla analisi della importanza dei risultati raggiunti-qui sinteticamente richiamati- nella costruzione delle liste unitarie alle prossime elezioni comunali del 5 giugno emerge il ruolo fondamentale ed insostituibile di Rifondazione Comunista a livello nazionale e locale :senza una nostra presenza attiva ed organizzata su una linea politica chiara , una presenza militante ed appassionata, questi risultati non si sarebbero mai potuti raggiungere .
Adesso al lavoro ed alla lotta per costruire il miglior successo possibile delle liste da noi promosse e delle nostre candidate e dei nostri candidati .
Roma 18/5/2016


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