Sicilia, sboccia la primavera No Muos: intimato lo stop ai lavori!

Sicilia, sboccia la primavera No Muos: intimato lo stop ai lavori!

di Franco Frediani -

In una selva di brutte notizie spunta come una bella sorpresa il fiore della primavera No Muos. A farlo sbocciare è stata la decisione presa dalla Giunta siciliana presieduta da Rosario Crocetta,  che ha intimato lo stop ai lavori di costruzione dell’impianto satellitare americano. Il Muos, acronimo di “Mobile user objective system”, si sarebbe altrimenti aggiunto ai numerosi siti strategico-militari che gli USA gestiscono nel Nostro paese. Si tratta di un un moderno sistema di telecomunicazioni satellitare della marina militare statunitense, in costruzione nel comune siciliano di Niscemi, all’interno di una vasta area naturale dove già da vent’anni opera una centrale di trasmissione della stessa US Navy. l’impianto, in costruzione nel piccolo comune siciliano, rappresenta una delle quattro stazioni di terra dove è prevista l’istallazione di tre grandi parabole del diametro di 18,4 metri e due antenne alte ben 149 metri. Fino ad oggi non siamo mai riusciti a sapere, o ad avere assicurazioni, sulle possibili ricadute che un simile “sistema” può avere sull’ambiente, e soprattutto, sulla salute dei cittadini. La conferma di quanto scritto viene dallo stesso presidente Crocetta, che puntualizzando le ragioni del provvedimento, ne ha intimato lo stop: ”in accordo anche con il governo sospendiamo i lavori perché mancano studi seri sull’impatto ambientale e sulla salute dei cittadini”. Nessuno si vuole sostituire a chi ha la competenza per poter stabilire il rapporto causa-effetto di questi sofisticatissimi sistemi, ma è sicuramente legittimo mostrarsi altamente preoccupati visto le analogie riscontrate in situazioni ancor meno invasive. Si entra in un campo minato, dove occorre preparazione e conoscenza di materie scientifiche particolari, ed è giusto lasciare a chi di dovere il compito di stilare una seria valutazione che non può certamente esser fatta dall’oggi al domani o sulla base di superficiali assicurazioni. La questione delle onde e dei campi elettromagnetici (qui portati all’esasperazione!) è materiale delicatissimo che prevede studi altrettanto approfonditi. L’altro aspetto, certamente non meno importante, è la stessa ragion d’essere di questi sofisticati sistemi. Si parla dell’istallazione di un impianto considerata fondamentale dallo stesso Pentagono, che avrebbe la funzione di raccordo tra tutte le forze armate statunitensi. Gli interrogativi, che da tempo sono al centro delle rivendicazioni del comitato No Muos, nascono spontanei. Ci sono forse certezze sulle eventuali interferenze del Muos rispetto alla navigazione aerea relativa all’aeroporto di Comiso? …E’ fuori luogo parlare in termini di un vero e proprio sistema bellico di altissima precisione? Tutto questo risulta in evidente rotta di collisione con la caratterizzazione pacifica della stessa Repubblica italiana, che ahimè, più di una volta (ed anche nel recente passato) è stata oggetto di assurde decisioni da parte di governi ambigui e irresponsabili. La revoca di tutte le autorizzazioni sarà probabilmente contrastata da lunghi e ripetuti iter giudiziari, dove non si baderà a spese pur di ottenere il risultato voluto. Così come non è certamente da sottovalutare, in caso di smantellamento definitivo dell’opera, la portata del pagamento delle penali da pagare alle aziende che lavorano alla costruzione dello stesso impianto. Non possiamo parlare dunque, di facile e positiva risoluzione della questione in oggetto. Troppi sono i fattori che remano contro, da quelli visibili a quelli più oscuri (e “immaginabili”) che sicuramente rafforzeranno chi ha tutto l’interesse di vedere l’opera realizzata. Oggi a Niscemi (sabato 30 marzo, ndr.) si svolgerà una manifestazione di ampia risonanza, organizzata da tempo dallo stesso Movimento No Muos. A quel che è dato sapere, sembra però che le forze dell’ordine siano già in stato di allerta sulla base di controlli svolti lungo il percorso sul quale si snoderà la manifestazione. Interessi, intrecci ambigui, volontà di alzare polvere e alimentare contrasti tra gli stessi manifestanti, sono elementi che “volteggiano” sull’evento, malgrado la pronta smentita del rappresentante del No Muos Sicilia, Rino Strano, che ha sottolineato ancora una volta il carattere pacifico e civile che caratterizza l’agire del Movimento. La speranza che non spunti fuori una regia occulta con lo scopo di raggiungere le finalità sopra descritte, è più che legittima e giustificata. La decisione e il coraggio mostrato dalla Giunta del presidente Crocetta, non merita di veder vanificato un gesto significativo che porterebbe nell’intera Sicilia un vento nuovo di giustizia e libertà.

 

 


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