Tar sospende divieto ai banchetti referendari a Roma. E anche a Pescara prefetto dà l’ok

Tar sospende divieto ai banchetti referendari a Roma. E anche a Pescara prefetto dà l’ok

Due buone notizie sul fronte della battaglia referendaria. Pare saltato il tentativo di boicottare i referendum che avevamo denunciato ieri. Il Tar ha accolto in via cautelare il ricorso presentato dall’avv. Pietro Adami a nome del Comitato per il referendum abrogativo dell’Italicum contro il diniego a tenere a Roma banchetti di raccolta firme in questo fine settimana per la concomitanza referendaria. A Pescara il prefetto ha risposto positivamente alle richieste formali del coordinamento per la democrazia costituzionale e di Rifondazione Comunista dopo che nella giornata di ieri la Questura aveva verbalmente anticipato divieto. Quindi mettiamoci al lavoro per organizzare banchetti in tutta Italia sabato e domenica. E’ vero che – come scrive il Prefetto di Pescara – non potremo mettere manifesti che invitino a votare Si ma nulla ci vieta di dirlo a chi si fermerà ai nostri banchetti. Al lavoro e alla lotta!(M.A.)

Prefetto, ok banchetti 16-17 aprile per gli altri referendum. 
‘Ma a oltre 200 metri da sezioni elettorali e niente propaganda’ 

(ANSA) – PESCARA, 15 APR – Via libera ai banchetti per la raccolta firme sui referendum sociali e l’Italicum, domani e dopodomani, in concomitanza con il referendum sulle trivelle: a fare chiarezza sulla vicenda è la Prefettura di Pescara, la quale ritiene che “l’utilizzazione di banchetti al solo fine della raccolta firme possa essere consentita” a condizione che gli stessi banchetti siano lontani almeno 200 metri dalle sezioni elettorali e non rappresentino una forma di propaganda elettorale. 
La nota del Prefetto di Pescara, Francesco Provolo, arriva in risposta ai chiarimenti richiesti dal segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista, Corrado Di Sante, e del legale rappresentante del referendum contro l’Italicum per la democrazia in provincia di Pescara, Franco Sabatini, i quali avevano definito “illegittimo” il rifiuto, da parte della Questura del capoluogo adriatico, alla comunicazione di utilizzo, il 16 e 17 aprile, degli spazi pubblici per la raccolta firme, con la motivazione della “necessità di mantenere, in quei giorni, il silenzio elettorale stante il concomitante voto per il referendum cosiddetto antitrivelle”.
Sulla questione il deputato pescarese Gianni Melilla (Si-Sel) oggi ha anche presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno, chiedendo “se non intenda cambiare indirizzo alle Questure e alle Prefetture lasciando piena libertà ai comitati di poter informare i cittadini anche nei giorni del referendum sulle trivelle e del voto amministrativo e degli eventuali ballottaggi nelle tante città interessate dal voto, rilasciando i permessi necessari per l’attività informativa da parte dei comitati referendari laddove richiesti”.
La Prefettura di Pescara, nella nota, inviata per conoscenza anche alla Questura, citando la normativa di riferimento, chiarisce ogni dubbio: “ferma restando la disciplina sull’occupazione degli spazi pubblici – si legge – si ritiene che l’utilizzazione di banchetti al solo fine della raccolta delle firme possa essere consentita a condizione che i banchetti in questione non siano posizionati entro il raggio di 200 metri dall’ingresso delle sezioni elettorali, non presentino raffigurazioni, fotografie, simboli, diciture o colori che direttamente o indirettamente possano costituire forme di propaganda elettorale, inoltre non espongano bandiere o drappi, striscioni, manifesti e quant’altro sia riconducibile a forme di propaganda elettorale a carattere fisso”. (ANSA).


Sostieni il Partito con una



 
Appuntamenti

PRIVACY







o tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.