Le leggi anti-terrorismo della Turchia sono un attentato alla democrazia

Le leggi anti-terrorismo della Turchia sono un attentato alla democrazia

Il Presidente del Partito della Sinistra Europea (SE), Pierre Laurent, ha mandato una lettera al Parlamento Europeo, alla Commissione Europea e al Consiglio d’Europa, domandando loro di agire contro la procedura giudiziaria aperta nei confronti della Vice Presidente della SE, Maite Mola, per aver partecipato lo scorso 21 febbraio a una grande manifestazione a Istanbul contro l’approvazione della legge nazionale di sicurezza che era in discussione al Parlamento Turco in quel momento.

 Le/i manifestanti protestavano contro una legge che permetterebbe alla polizia di arrestare e di sparare su chiunque abbia il viso parzialmente coperto o contro chiunque sia sospettato di voler attaccare un edificio pubblico. Tra le altre cose, ci sarebbe anche il prolungamento dell’arresto preventivo fino a 48 ore e il Governo aumenterebbe il proprio potere di decretare lo stato d’emergenza violando i diritti civili e dell’uomo.

In effetti qualche mese prima di questa manifestazione nelle strade del centro di Istanbul, 50 persone sono morte in diverse manifestazioni in sostegno alla lotta delle donne e degli uomini Kurdi di Kobane.

Partecipando a questa manifestazione, Maite Mola, come altri 10 compagni Turchi, viene perseguita in virtù della legge anti-terrorismo turca. Sono accusati di aver insultato il presidente turco Erdogan durante la manifestazione, perchè, secondo l’ufficio di investigazione sul crimine organizzato e il terrorismo, c’era una foto di Erdogan al lato di un’altra foto di una scatola da scarpe piena di soldi stranieri, con un cartello che riportava la scritta: « non ci avete creduto quando dicevamo che potevano appena tenere i soldi in casa »

La legge, votata a fine marzo dalla maggioranza assoluta del Governo di Erdogan e dal suo partito AKP, è una legge preventiva per impedire qualunque tipo di manifestazione contro il governo, come quelle che si sono tenute a Gezi nel 2013.

Il Partito della Sinistra Europea denuncia con durezza questo attacco alla libertà di espressione, di manifestazione e alla libertà di stampa, in un paese che aspira a far parte della Unione Europea.

Il Presidente della SE, denuncia questo tipo di leggi dittatoriali e esorta il Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, il Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, e il Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, a rilasciare una dichiarazione pubblica all’altezza della gravità di questo attentato, affinchè cessino immediatamente tutte le procedure contro la Vice Presidente della SE.

Pierre Laurente esige nel contempo che l’Unione Europea sospenda gli accordi preferenziali con la Turchia, un paese che attenta impunemente non solo ai diritti civili e dell’Uomo, ma anche alla democrazia.


Sostieni il Partito con una



 
Appuntamenti

PRIVACY







o tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.