Le donne No Muos si mobilitano

Le donne No Muos si mobilitano

di Rosalba Barbato Di Giuseppe -
Il Comitato Mamme NO MUOS, il 6 marzo, ha ricevuto a Roma, il Premio Speciale Donne, Pace e Ambiente “Wangari Maathai” per l’ impegno in difesa del territorio, della pace e dei diritti. Wangari Maathai ha donato la sua vita alla causa ambientalista fondando il Green Belt Movement grazie alla cui opera sono stati piantati 40 milioni di alberi.
E’ stata la prima donna africana a ricevere il Premio Nobel per la Pace, nel 2004, per “il suo contributo alle cause dello sviluppo sostenibile, della pace e dei diritti”.
L’importante riconoscimento alle donne No Muos è stato decretato dall’associazione A Sud, impegnata nella lotta antimafia dal basso, in collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne e il patrocinio della Commissione delle Elette del Comune di Roma. La pace nel mondo dipende dalla difesa dell’ambiente, caldeggiava la biologa keniota. Questo concetto le donne siciliane l’hanno fatto proprio, tant’è che nonostante le zuffe, gli spintoni ricevuti da parte di chi intende in questo modo ” salvaguardare” l’ordine pubblico, continuano la loro mobilitazione non violenta e preparano due notevoli appuntamenti fiancheggiate dai Comitati No Muos dei comuni in cui sono ospitate.
La scuola elementare Falcone di Piazza Armerina ospiterà venerdì 22 marzo Ornella Muni e Santina Micali, mamme No Muos Vivi Enna, che si impegnano nella controinformazione riguardo l’installazione delle 46 antenne militari a Niscemi.

Un altro appuntamento importante si terrà a Caltagirone, sabato 23 al Convitto Inpdap ( in via delle Industrie), le mamme no Muos di Caltagirone in collaborazione con OndEvitare invitano tutta la cittadinanza a partecipare alla conferenza dal titolo Salute e ambiente, informazione e sensibilizzazione. Interverranno l’avvocatessa Marisa Falcone, Presidente Adas (associazione per la difesadell’ambiente e della salute ) il prof Enzo Traina, i dottori Fabio La Spina, (fisico) e Sergio Palazzo (oculista).

Le iniziative precorrono la manifestazione nazionale del 30 marzo a Niscemi, presso la base della Marina Usa nel cuore della sughereta. E’ importante esserci, e se non è possibile la presenza fisica , è altrettanto fondamentale la presenza intellettuale, di cui ci si impossessa approfondendo, condividendo la riflessione, diffondendo le basi tematiche della lotta per creare consapevolezza, per dimostrare che quello che si porta avanti è uno scudo benefico che intende custodire l’acqua che sgorga, i campi dai quali ci nutriamo, l’aria che respiriamo, è un’insorgenza della vita contro la speculazione spudorata.

da Globalist.it


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