
Venezuela: nessun premio del Parlamento Europeo all’opposizione golpista! Verità e Giustizia sulle Guarimbas.
Pubblicato il 19 ott 2015
Pochi giorni fa il Parlamento Europeo ha selezionato ufficialmente i finalisti al Premio Sakharov per i Diritti Umani, riconoscimento istituzionale ai difensori dei diritti umani nel mondo. Nella terna dei finalisti, annunciata dopo le votazioni effettuate dalle commissioni Esteri e Sviluppo del Parlamento Europeo, e scelta tra otto candidature designate, ciascuna, da un gruppo parlamentare o da almeno 40 eurodeputati, compare anche la MUD, cioè l’opposizione venezuelana, con la seguente motivazione fallace:
“La Mesa de la Unidad Democrática (Tavola rotonda dell’unità democratica) riunisce tutte le forze di opposizione democratica al totalitarismo dell’attuale presidente venezuelano Maduro, compresi i prigionieri politici. Un anno e mezzo dopo le manifestazioni in Venezuela, oltre 1700 manifestanti sono in attesa di processo, più di 70 sono tuttora in carcere e almeno 40 persone sono state uccise durante le proteste, senza che i loro assassini siano ancora stati chiamati a rispondere delle loro azioni. Esponenti politici come Leopoldo López, Antonio Ledezma e Daniel Ceballos, studenti e altri leader dell’opposizione sono detenuti arbitrariamente o si trovano agli arresti domiciliari con accuse infondate per aver esercitato il loro diritto alla libertà di espressione e i loro diritti fondamentali”.
La candidatura della MUD è stata sostenuta da settori reazionari e conservatori (tra cui il gruppo dei Popolari europei), con una logica faziosa e strumentale che getta un’ombra di profondo discredito sul “premio” stesso.
Il presunto “totalitarismo” dell’attuale e legittimo presidente venezuelano Nicolàs Maduro, è in realtà una delle esperienze democratiche e progressiste più avanzate dell’America Latina. Infatti sin dall’avvento al governo di Hugo Chávez, nel 1999, il Venezuela ha drasticamente ridotto i tassi di povertà, di analfabetismo e di mortalità infantile e liberato il Paese dalla morsa degli interessi degli Stati Uniti, abituati a considerare l’America Latina come il proprio “cortile di casa”.
Viceversa, l’opposizione e i cosiddetti “prigionieri politici” Leopoldo López, Antonio Ledezma e Daniel Ceballos” sono gli stessi che hanno ispirato le violenze di piazza, assumendosene persino la responsabilità politica. Violenze di piazza, passate alle cronache come “guarimbas” che, nel tentativo eversivo di provocare il rovesciamento violento del governo legittimo del presidente Maduro, hanno letteralmente messo a ferro e fuoco il Paese, devastando, alimentando il saccheggio e la distruzione e provocando, direttamente o indirettamente, 43 morti e 878 feriti.
Il Partito della Rifondazione Comunista–Sinistra Europea, nel ribadire la sua solidarietà e vicinanza alle forze progressiste e socialiste che stanno animando il processo rivoluzionario e bolivariano in Venezuela, esprime la più ferma condanna della manipolazione e della menzogna rappresentate dalla candidatura della MUD al Premio Sakharov e conferma l’impegno a fianco dei processi democratici e progressisti, di autodeterminazione e di emancipazione dell’America Latina dal giogo dell’imperialismo USA.
Proprio in questi giorni, il PRC è impegnato, insieme alle reti di solidarietà, in diverse iniziative con i rappresentanti del “Comitato delle Vittime delle Guarimbas e del Golpe Continuato”, che raccoglie familiari delle vittime delle violenze eversive e squadriste della cosiddetta “opposizione democratica”.
A tal proposito, si terrà a Napoli un incontro dal titolo: “Verità e Giustizia sulle Guarimbas. Violenza Politica e Golpe Continuato in Venezuela”, organizzato da Rifondazione Comunista e dal Consolato Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Napoli, lunedì 19 ottobre, alle 17,00, nella sede del partito, a Piazza Dante 52.
Partito della Rifondazione Comunista
Direzione Nazionale
Area Esteri e Pace
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA – SINISTRA EUROPEA
Sostieni il Partito con una
Appuntamenti