Il partito fuori dallo stato, autonomo e aperto alla società, coerente sul programma elettorale

Il partito fuori dallo stato, autonomo e aperto alla società, coerente sul programma elettorale

SYRIZA deve conservar la sua autonomia e rimanere fuori dallo stato, essere aperto alla società e ai suoi problemi e prepararsi per la sua riorganizzazione nel suo prossimo congresso tra il febbraio e il marzo del 2016, secondo la relazione introduttiva di Alexis Tsipras alla riunione del Comitato centrale del partito che ha cominciato la sua due giorni la mattina di sabato.

SYRIZA punta finalmente di essere un partito di massa e aperto per diventare uno strumento per la trasformazione della società greca, tenendosi lontano dallo Stato e conservando la sua autonomia. Intanto dovrà aiutare ricostruzione della sua organizzazione giovanile, specialmente dopo la grande fiducia che hanno dimostrato i giovani con il loro voto a SYRIZA.

Il discorso di Tsipras al Comitato centrale del suo partito sembra di prendere il filo interrotto con la scomparsa del PCI dalla scena della sinistra non socialdemocratica in Europa. Sia le coordinate di Tsipras per la riorganizzazione del partito sia la sua politica di alleanze e il metodo per conseguire i suoi obbiettivi riportano al pensiero forte della tradizione del comunismo democratico italiano.

«Non vogliamo un partito chiuso, burocratico, organismo di riproduzione dei suoi dirigenti… Questo significa che le nostre organizzazioni si devono aprire a tutti che vogliono partecipare al nostro progetto e sono d’accordo con il programma e le nostre posizioni… con procedure congressuali aperte ai cittadini che credono in noi e voglio partecipare indipendentemente se per decenni votavano PASOK o anche la Nuova Democrazia», ha detto Tsipras.

Il taglio di SYRIZA dalla tradizione della sinistra conservatrice e settaria sembra che sarà molto netto, visto che dopo l’allontanamento di diverse correnti che partecipavano alla Piattaforma di Sinistra non ci sono più le contraddizioni per rispettare gli equilibri interni e garantire rappresentanza a coloro che erano poco rappresentativi dentro il partito.

«La politica del sospetto e delle porte chiuse, o per mantenere artificialmente alcuni equilibri interni, sradicando il partito dalla società, o con il probabile pensiero “pochi ma buoni” è finita definitivamente il 20 di settembre», ha sottolineato Tsipras.

Secondo il primo ministro greco SYRIZA deve essere un partito non burocratico e chiuso, con un ambiente aperto, specialmente alle giovani e i giovani, ai movimenti, e deve avere la funzione di organizzare gli strati popolari e non come meccanismo di legittimazione delle decisioni governative.

Per Tsipras è arrivato il momento per mettere fine allo stato clientelare, corrotto e di vecchio stampo partitico, con gli intrecci della politica con gli interessi privati. Questa politica deve essere molto chiara ai cittadini e deve essere portata avanti con concrete iniziative perché solo soci si potranno affrontare le conseguenze negative dell’accordo con i creditori, conseguenze che avranno una relazione diretta con i strati popolari che rappresenta SYRIZA.

Il giudizio sul risultato delle elezioni non lascia dubbi per la ampia vittoria di SYRIZA in un contesto negativo. Secondo Tsipras il popolo ha dato ragione a SYRIZA e al suo governo per la battaglia che ha dato durante i mesi della negoziazione con i creditori e le istituzioni europee. Il voto ha mostrato inoltre una piena di fiducia dei strati popolari a SYRIZA riconfermando che SYRIZA raccoglie un voto di classe, come si vede anche dalle percentuali molto alte che ha preso SYRIZA nei quartieri popolari. La dinamica di SYRIZA nei comizi delle ultime elezioni è stata superiore rispetto alle elezioni di gennaio, perché probabilmente la gente aveva capito che doveva difendere un governo diverso.

Per il presidente di SYRIZA la sfida europea rimane all’ordine del giorno nei termini che aveva messo il Partito della Sinistra Europea visto che le relazioni in Europa hanno cominciato a cambiare, come ha mostrato il raddoppio dei voti del Blocco di Sinistra in Portogallo, che ha avuto una relazione diretta con la vittoria di SYRIZA in Grecia.

Tsipras ha avvisato il suo partito per le sfide che deve affrontare il paese in primis con la ricapitalizzazione delle banche, la valutazione dei creditori, la soluzione per i cosiddetti “debiti rossi” delle persone fisiche e imprese e specialmente per la prima casa, per la protezione della quale il governo di prepara per una grande battaglia.

La questione del debito per Tsipras è diventato un problema europeo perché tutti ammettono oggi che riguarda tutta l’Europa e non un singolo paese o un gruppo di paesi. Sulla situazione economica del paese il governo deve puntare di portarlo in crescita, rispettando l’ambiente e il lavoro. Per questo dagli inizi del 2016 ci saranno livelli di stipendi uguali nel settore pubblico, senza però perdite di reddito per i funzionari, mentre partirà una grande riforma amministrativa dello stato con il dialogo e il consenso per cambiare la mentalità della funzione del settore pubblico, che SYRIZA difende.

Per quello che riguarda lo stato sociale tra poco ci saranno pronte le tessere di sanità per le persone che non hanno copertura medica e farmaceutica, ci saranno pasti nelle scuole elementari e medie, il rafforzamento dei mercati senza intermediari e tessere di trasposto per le famiglie numerose. La battaglia contro la burocrazia amministrativa deve essere continua, di pari passo con la riorganizzazione del settore della Sanità e dell’Istruzione pubblica. Le riforme “hanno un segno in avanti”, perché è una cosa credere al miglioramento dell’istruzione pubblica ed altra cosa di credere che esistono “buone e cattive” scuole, alcune per i migliori ed altre per la plebe.

Forse il più difficile obbiettivo successivo sarà la riforma del sistema assicurativo – pensionistico, una quesitone di responsabilità sociale che si deve affrontare con un carattere rafforzato e redistributivo che garantirà pensioni dignitose. Priorità immediata è di colpire l’evasione fiscale e la corruzione. Chi deve soldi si presenterà alle casse di fisco e del settore pubblico per pagare. La “festa è finita”. Dobbiamo combattere il contrabbando dei prodotti di tabacco, di carburanti ecc., mentre molto presto si concluderà la questione delle concessioni di licenze delle frequenze radiotelevisive.

Tsipras e SYRIZA si preparano intanto di aprire una enorme sfida di rinnovamento delle Grecia attraverso una riforma costituzionale progressista e di cambiare la legge elettorale garantendo a tutti i cittadini l’eguaglianza alle urne o meglio una testa un voto attraverso il sistema proporzionale.

«Siamo venuti per cambiare il nostro futuro… sporcandosi le mani perché non esiste altro modo e per questo serve una SYRIZA aperto e riorganizzato», ha detto Tsipras.

I lavori del Comitato centrale di SYRIZA si concluderanno con l’elezione del nuovo segretario del Comitato centrale e della nuova Segreteria politica.

Argiris Panagopoulos

 


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