Acqua, a Strasburgo il successo dell’iniziativa europea Right2water

Acqua, a Strasburgo il successo dell’iniziativa europea Right2water

Rifondazione Comunista saluta con soddisfazione il voto a Strasburgo del Parlamento sull’ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei)  ”right2water”, una vittoria per la democrazia, soprattutto in Italia dove 27 milioni di persone hanno votato e vinto il referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua.
Oggi al Parlamento Europeo si è votato sull’ ICE “right2water” sul diritto all’acqua.
Il voto finale è coerente con il testo della commissione ambiente di Giugno.
Questi i punti salienti approvati:
- richiesta alla Commissione europea di attuare il principio del diritto all’acqua nella legislazione dell’UE;
- tenere fuori l’acqua dagli accordi commerciali e regole del mercato interno;
- richiesta alla Commissione di porre uno stop alla promozione della privatizzazione attraverso la troika;
Con questo voto si apre una fase europea verso soluzioni utili a garantire il diritto umano all’acqua a coronamento della mobilitazione organizzata dai movimenti per l’acqua a Bruxelles.
Un voto positivo, dunque, anche se non è stata approvata la partnership Publico-Pubblico che avrebbe rappresentato un vero e proprio sprone per i processi di ripubblicizzazione su cui da tempo il movimento per l’Acqua è impegnato. La lotta continua!»

«Siamo pienamente soddisfatti per il voto di oggi a Strasburgo, con l’approvazione della Relazione sul seguito all’iniziativa dei cittadini europei “L’acqua è un diritto” (Right2Water), firmata dalla nostra collega irlandese Lynn Boylann, esponente GUE/NGL  - hanno commentato Eleonora Forenza e Curzio Maltese, eurodeputati dell’Altra Europa con Tsipras – gruppo GUE/NGL – . E’ una vittoria in primo luogo di tutti gli attivisti che si sono battuti per la campagna per l’acqua in tutti i Paesi europei: l’iniziativa dei cittadini europei (ICE) è infatti uno strumento di partecipazione democratica unico e importantissimo.
Grazie a questo voto, l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari, tra l’altro, resta escluso dal TTIP, il trattato transatlantico sul commercio. Si sancisce cioè il diritto all’acqua come diritto umano che l’ UE e gli stati membri devono garantire e tutelare dalle logiche di mercato.
La mobilitazione però deve continuare, l’allerta deve restare massima, considerate le enormi pressioni delle lobby e delle multinazionali: la lotta non finisce, per la democrazia e per i beni comuni, dentro e fuori dalle aule del Parlamento Europeo».


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