Appello del Partito Comunista di Ucraina contro la censura politica sull’arte e la cultura

Appello del Partito Comunista di Ucraina contro la censura politica sull’arte e la cultura

Il regime oligarchico della junta nazionalista in Ucraina utilizza attivamente e sviluppa in modo “creativo” i metodi di Goebbels di ingannare il popolo per rafforzare la dittatura neonazista in Ucraina. Uno di questi metodi è limitare l’accesso della gente a un’informazione veritiera, alle opere della cultura e dell’arte, della letteratura e del giornalismo di orientamento antifascista e umanistico.

Questa limitazione viene attuata prevalentemente con abusi e persecuzioni nei confronti di scrittori, operatori culturali, attori, compositori, cantanti, registi popolari in Ucraina e in altri paesi, che condannano la guerra civile fratricida, il genocidio sociale e politico, scatenati dal regime al potere nel nostro paese.

Eseguendo gli ordini politici della giunta e applicando la legge sulla cosiddetta protezione dell’informazione nella programmazione radiotelevisiva, con il pretesto di combbattere la “minaccia alla sicurezza nazionale e l’incitamento all’odio etnico” i burocrati dell’amministrazione presidenziale, del ministero della Cultura, del ministero della politica dell’informazione, dei servizi di sicurezza (SBU), del ministero degli affari interni, della Procura hanno stilato le cosiddette “liste nere” di coloro la cui opera creativa è vietata in Ucraina.

I  film vengono messi negli scaffali, i libri vengono rimossi e distrutti, come nella Germania nazista. Allo stesso tempo, nel paese dove più di 10 milioni di persone sono di etnia russa, dove per un terzo della popolazione considera il russo la propria lingua madre, il regime incoraggia in ogni modo la russofobia e sostiene i politici che mettono lo slogan intrinsecamente nazista “l’Ucraina agli ucraini” sui loro stendardi.

Oggi nelle “liste nere” non sono stati inseriti solo noti rappresentanti della cultura e dell’arte dell’Ucraina, della Russia e dei paesi dell’ex URSS, ma anche personaggi noti su scala mondiale, come Emil Kusturica, Oliver Stone, Gerard Depardieu e Steven Seagal insieme alle loro opere.

Senza dubbio la pratica di divieto e persecuzione di rappresentanti della cultura e dell’arte è, prima di tutto, una sindrome di Goebbels-McCarthy, una tipica pratica delle dittature, la pratica della persecuzione dei dissidenti e dell’introduzione del neonazismo come ideologia di stato.

A questo proposito, il Partito Comunista di Ucraina chiede ai partiti comunisti e operai fratelli, attraverso i loro rappresentanti nei parlamenti nazionali e nel Parlamento Europeo di sollevare la questione dell’irricevibilità, dal punto di vista del diritto internazionale, di una tale pratica censoria, che viola i diritti e le libertà dei cittadini di ricevere di un’informazione diversificata e veritiera. Ciascuno ha il diritto di guardare i film, di leggere i libri, di ascoltare le canzoni, che gli piacciono.

 

 


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