De Mita fiuta l’aria e benedice De Luca

De Mita fiuta l’aria e benedice De Luca

di Adriana Pollice

Ha aspet­tato l’ultimo giorno utile Ciriaco De Mita per fare le vali­gie e tra­slo­care nel cen­tro­si­ni­stra di Vin­cenzo De Luca, pro­prio come cin­que anni fa ma all’inverso (dal Pd al cen­tro­de­stra di Ste­fano Cal­doro, por­tando il 9% dei voti).

Que­sta volta il peso elet­to­rale sarà infe­riore poi­ché l’area si è spac­cata in due: da un lato Ncd; dall’altro l’Udc. I due par­titi avreb­bero dovuto fon­dersi in Area popo­lare con Ange­lino Alfano che avrebbe voluto accor­darsi col Pd cam­pano e la san­nita Nun­zia De Giro­lamo asso­lu­ta­mente con­tra­ria. Alla fine è pre­valsa la tesi di rima­nere con Cal­doro così De Mita prima ha impo­sto liste sepa­rate, poi ha messo il veto sull’inserimento per­sino in Ncd dell’assessore uscente Pasquale Som­mese, quindi (si dice) ha pre­teso l’inserimento nella futura giunta della figlia Anto­nia. Infine, in un cre­scendo ros­si­niano, ha sbat­tuto la porta ed è andato da De Luca.

Vele­nosa la replica di Som­mese: «L’Udc è un con­te­ni­tore vuoto». Nel pome­rig­gio De Mita e Lorenzo Cesa hanno dif­fuso un comu­ni­cato in cui accu­sano gli ex amici di essersi posti «in una con­di­zione di scon­tro e di aggres­sione» e poi, alla fine, la verità: «Le deci­sioni non si spie­gano den­tro uno schema, ma in ragione delle con­di­zioni di pra­ti­ca­bi­lità». Il sin­daco deca­duto di Salerno ha accolto l’ex segre­ta­rio della Dc a brac­cia aperte e pazienza se su Lira Tv aveva spie­gato: «La Cam­pa­nia ha da quarant’anni un pro­blema poli­tico che si rias­sume in un nome e un cognome: Ciriaco De Mita». De Luca la verità la dice subito: «Per gover­nare occorre vin­cere e per vin­cere occorre ampio con­senso. Abbiamo allar­gato al mas­simo le liste che appog­giano la mia candidatura».

Sal­va­tore Vozza, aspi­rante gover­na­tore di Sini­stra a lavoro (Sel, Rifon­da­zione comu­ni­sta, Pdci, Sim, Par­tito del Lavoro, Green Ita­lia, Act) ha accolto la mossa dell’Udc con entu­sia­smo: la spe­ranza è che un pezzo di elet­to­rato Pd si spo­sti verso la sini­stra, spin­gen­dola molto oltre la soglia del 3%. «Mi chiedo — sot­to­li­neava ieri Vozza — cosa pen­sino gli elet­tori del Par­tito demo­cra­tico di que­sta ritro­vata sin­to­nia con Ciriaco De Mita e ancora dell’avere, nelle liste a soste­gno del pro­prio can­di­dato, cosen­ti­ni­nani, l’ex que­store Mal­vano e alcuni per­so­naggi con fre­quen­ta­zioni quanto meno ambi­gue». Capo­li­sta a Napoli Costanza Boc­cardi, can­di­data alle ultime ele­zioni euro­pee con L’Altra Europa con Tsipras.

In lizza per la carica di gover­na­tore ci sono anche il gior­na­li­sta Marco Espo­sito (Lista Mo!), Michele Gili­berti per Forza Nuova e Vale­ria Cia­ram­bino del Movi­mento 5 Stele, che può con­tare sulla spinta di Roberto Fico e Luigi Di Maio, che scri­veva ieri su fb: «La fab­brica dei mostri Pd non smette mai di stu­pirmi: non bastava il con­dan­nato incom­pa­ti­bile con la carica di pre­si­dente (De Luca), adesso anche l’amnistiato di tan­gen­to­poli (De Mita)». Alle euro­pee i gril­lini hanno rac­colto in regione il 22,9%, l’obiettivo è rima­nere intorno al 20%.

Il Pd è riu­scito a esclu­dere dalla lista i sin­daci che si erano fatti deca­dere per otte­nere la can­di­da­tura. Almeno un paio di caselle sono ricon­du­ci­bili all’eurodeputato Andrea Coz­zo­lino, fon­da­men­tale per i voti su Napoli. Nelle civi­che di appog­gio hanno tro­vato posto i tran­sfu­ghi dell’altro schie­ra­mento, a comin­ciare da Carlo Aveta pro­ve­niente da La Destra, costrin­gendo la segre­te­ria regio­nale del Pd a pren­dere le distanze (Nella foto qui sotto, con due came­rati sulla tomba di Mus­so­lini a Pre­dap­pio) . Pro­te­sta per l’arrivo dell’Udc il Psi, che schiera il con­si­gliere uscente Cor­rado Gabriele. Bene­dice De Luca Marco Pan­nella e così Rosa Cri­scuolo (un pas­sato nei Ds e poi vicina a Cosen­tino) del diret­tivo nazio­nale dei Radi­cali si pre­senta con Cen­tro demo­cra­tico. Nei Verdi spunta Eleo­nora Brigliadori.

Cal­doro, vit­tima per tre anni delle tor­ture di De Mita, ha iro­niz­zato: «De Luca da oggi ha un padrino che lo accom­pa­gnerà per tutta la cam­pa­gna elet­to­rale, con la mano sulla spalla e ogni tanto un ’buf­fetto’ sulla guan­cia». Si cerca di tra­smet­tere otti­mi­smo con l’ultimo son­dag­gio (secondo FdI, Cal­doro sarebbe 2 punti sopra) ma i big nazio­nali di Fi, a comin­ciare dalla saler­ni­tana Mara Car­fa­gna, per ora non si vedono. E infatti capo­li­sta a Napoli è Ales­san­dra Mus­so­lini, sbu­cata all’ultimo secondo.

In Forza Ita­lia cam­pana, epu­rati i ver­di­niani, det­tano legge i Cesaro (in lista Armando, figlio del par­la­men­tare Luigi) e i fra­telli Mar­tu­sciello, nel San­nio i Mastella. Terra di lavoro, con Cosen­tino fuori dai gio­chi, andrà in ordine sparso.

fonte: il manifesto

Ciriaco De Mita: “Con Vincenzo De Luca per far rivivere la storia della Dc“: http://www.huffingtonpost.it/2015/05/04/de-mita-de-luca_n_7202250.html


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