Grecia, piano in sei mosse. Riapre la tv

Grecia, piano in sei mosse. Riapre la tv

di Angelo Mastrandrea

 Rara­mente è acca­duto che, in Europa, le mosse con­crete di un governo siano finite così sotto i riflet­tori come sta acca­dendo con quello greco. Pure quando un ese­cu­tivo rap­pre­sen­tava una novità nel pano­rama con­ti­nen­tale e da esso si aspet­tava un cambiamento.

 Non lo è stato ai tempi di Zapa­tero in Spa­gna, fatta ecce­zione per le misure sui diritti civili, e non è così per i socia­li­sti di Hol­lande in Fran­cia, le cui misure eco­no­mi­che e sociali sono sostan­zial­mente ignote all’opinione pub­blica non fran­cese. Tutti atten­dono invece le mosse di Tsi­pras e Varou­fa­kis: cosa pro­por­ranno all’Europa? E ai greci?

 Ieri mat­tina, i quo­ti­diani elle­nici anti­ci­pa­vano le sei pro­po­ste che il mini­stro delle Finanze di Atene pre­sen­terà lunedì pros­simo all’Eurogruppo per otte­nere lo sblocco della tran­che di finan­zia­menti per sette miliardi di euro. Secondo i media greci, il piano com­pren­derà la riforma del fisco e della pub­blica ammi­ni­stra­zione, non­ché altre misure per affron­tare il cosid­detto «trit­tico povertà», che vuol dire cibo, allog­gio ed ener­gia per le fasce più deboli. Si tratta delle «misure uma­ni­ta­rie» sulle quali il governo di Syriza non intende transigere.

 Illu­strando una pro­po­sta di legge pre­sen­tata in Par­la­mento, il governo ha detto che stan­zierà due­cento milioni per per la distri­bu­zione di buoni pasto, per l’assistenza a chi non può per­met­tersi un allog­gio e per pagare le bol­lette dell’energia ai meno abbienti. Si tratta, in gran parte, di un soste­gno alle atti­vità di mutuo soc­corso che sono fio­rite negli ultimi anni e che già rice­ve­vano un soste­gno da parte di Solidarity4all, la strut­tura creata ad hoc alla quale i depu­tati di Syriza devol­vono un terzo dello stipendio.

 Sarebbe pre­vi­sto poi un inter­vento sui debiti dei cit­ta­dini nei con­fronti dello Stato e delle assi­cu­ra­zioni, una vera e pro­pria emer­genza sociale. Il punto è che tutti sanno che si tratta di debiti insol­vi­bili, almeno sul breve periodo, e l’obiettivo è quello di rateiz­zarli a lunga sca­denza in modo da pro­durre un get­tito fiscale reale. Nel piano ci sareb­bero inol­tre la riforma dell’amministrazione fiscale, l’unificazione delle tasse muni­ci­pali per la puli­zia delle strade e per la rac­colta dei rifiuti, non­ché l’istituzione di una nuova agen­zia che effet­tuerà veri­fi­che fiscali mirate. Anche qui, il punto è riu­scire a ren­dere effi­cace la lotta all’evasione e alla dise­gua­glianza fiscale.

 Nel frat­tempo, si avvi­cina pure la ria­per­tura dell’Ert, la tv pub­blica chiusa d’imperio dall’ex pre­mier Anto­nis Sama­ras un anno e mezzo fa. Oggi infatti sarà pre­sen­tato in Par­la­mento un pro­getto di legge per la ria­per­tura della tv di Stato. Una noti­zia molto attesa soprat­tutto dai resi­stenti (gior­na­li­sti e tec­nici) dell’Ert Open, la tv e radio auto­ge­stita che ha con­ti­nuato a tra­smet­tere da un palazzo di fronte alla vec­chia sede, nel frat­tempo ria­perta da Sama­ras con un nuovo nome, Nerit, e appena un terzo dei dipen­denti di un tempo, tutti assunti a tempo deter­mi­nato e con sti­pendi più che dimez­zati. Ora chiun­que lo vorrà, tra i 2.800 licen­ziati, potrà chie­dere di essere riassunto.

 Il piano di Varou­fa­kis, che non con­ter­rebbe le misure sulla tele­vi­sione e nep­pure quelle sull’immigrazione (il governo ha deciso la chiu­sura del cen­tro di deten­zione di Amyg­da­leza, finito più volte nel mirino delle orga­niz­za­zioni per i diritti umani, non­ché pro­ce­dure meno restrit­tive sui con­trolli agli immi­grati), ora dovrà essere vagliato dall’Eurogruppo. Che dovrebbe valu­tarne esclu­si­va­mente la com­pa­ti­bi­lità eco­no­mica. Varou­fa­kis, astu­ta­mente, gioca sul filo del fuo­ri­gioco: se gli dicono di no, dovranno spie­garne le ragioni poli­ti­che e non solo finanziarie.

 fonte: il manifesto

 


Sostieni il Partito con una



 
Appuntamenti

PRIVACY







o tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.