
Dilaga la propaganda sull’Ucraina, persino il Fatto ci casca
Pubblicato il 7 feb 2015
di Vauro Senesi
“L’Unione Sovietica invase Ucraina e Germania durante la seconda guerra mondiale. Dobbiamo evitare che si ripeta”. Queste le parole pronunciate dal primo ministro ucraino Arseniy Yatsenyuk in occasione della sua visita a Berlino lo scorso nove Gennaio. Dovrebbero essere sufficienti a dare misura della sua credibilità, anche senza considerare le note posizioni ultra nazionaliste e filo NATO del suo partito, il Fronte Nazionale. Su Il Fatto di ieri viene riportata, senza apparente accenno di dubbio riguardo alla veridicità dei contenuti, una “denuncia” del suddetto primo ministro che accusa i separatisti di disseminare il Donbass di mine-giocattolo per mutilare i bambini. Una semplice considerazione: Al di là dei torti e delle ragioni è un fatto che la popolazione di quei territori è per più del novanta per cento russofona. La domanda che sorge spontanea è, per quale assurdo motivo i separatisti dovrebbero voler colpire i bambini del loro stesso popolo, per di più nelle zone che loro stessi controllano? Io e Lorenzo Galeazzi siamo da poco tornati dal Donbass. Non abbiamo visto, né’ nessuno dei molti civili che abbiamo incontrato e con cui abbiamo parlato vi ha fatto cenno, ordigni giocattolo. Quello che invece abbiamo visto è, tra le tante distruzioni, la scuola materna di Perviomaisk bombardata e ridotta in macerie dalla artiglieria ucraina (Vedi foto). Se è vero che le guerre si combattono anche a colpi di propaganda beh, sarebbe forse opportuno che gli operatori della informazione libera usassero un po’ più di attenzione per non rischiare di farsene inconsapevole veicolo.
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