
Charlie Hebdo: l’orrendo show della destra italiana
Pubblicato il 8 gen 2015
di Maurizio Acerbo -
Salvini non ha perso l’occasione per fare la sua propaganda. Neanche di fronte a dodici morti è riuscito a trattenersi.
Questo era il suo primo commento. Poi in tv in serata dice che non cerca voti facendo di ogni erba un fascio.
Ovviamente Giorgia Meloni non poteva essere da meno e quindi su fb così introduce il manifesto di Fratelli d’Italia:
“Dopo l’attacco alla sede di #CharlieHebdo a Parigi basta tentennamenti e basta ipocrisie. l’Integralismo islamico ha dichiarato guerra all’Europa e all’Occidente perché odia la nostra libertà e la nostra democrazia. E noi dobbiamo rispondere a questa dichiarazione di guerra: nessuno spazio in Italia per chi non accetta la nostra cultura e le nostre leggi. Basta immigrazione incontrollata; basta con il buonismo della sinistra che vieta il presepe e il crocifisso per non offendere i musulmani”.
Parlare di “buonismo della sinistra” davanti alla strage della redazione di un giornale di sinistra che combatteva il fondamentalismo religioso è davvero di cattivo gusto.
La Meloni su twitter è più sintetica
“ Giorgia Meloni ن @GiorgiaMeloni 7 gen L’Europa che rinnega le proprie radici non sa opporsi ai suoi nemici. Ora basta buonismo e ipocrisie #CharlieHebdo“
Considerato che nelle radici della Meloni non ci sono certo la Rivoluzione Francese o la Resistenza antifascista vien da chiedersi se le radici che invoca siano l’Inquisizione, il colonialismo, l’antisemitismo, le leggi razziali, le guerre mondiali, i campi di concentramento.
Ci hanno pensato i Wu Ming con più sintesi immediatamente, sempre su twitter, a ricordarci cosa pensavano i compagni di Charlie Hebdo della destra xenofoba
e delle loro ricette sull’immigrazione
I giornali della destra italiana berlusconiana (quelli che vengono accreditati come “garantisti”) superano i loro referenti politici e puntano dritti alle viscere dei loro lettori dimenticando che era musulmano anche Ahmed, il poliziotto assassinato
Lo scontro di inciviltà è servito.
Da Kobane a Parigi mai così attuale l’antica parola d’ordine “socialismo o barbarie!”
Questa fase di crisi capitalistica sta risvegliando i peggiori demoni del fascismo e della guerra. Il fatto che a volte vestano sembianze ridicole la storia insegna che non deve indurre a minimizzare il pericolo.
#CharlieHebdo #JeSuisCharlie
(continua)
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