Partito Comunista del Giappone raddoppia seggi

Partito Comunista del Giappone raddoppia seggi

di Isabel Reynolds e Maiko Takahashi

Il Partito comunista giapponese come minimo raddoppierà i suoi seggi in parlamento, secondo un exit poll NHK, grazie alla sua piattaforma pacifista e anti-nucleare ha fornito l’opposizione più chiara alla politica del primo ministro Shinzo Abe.

Il JCP si prevede che conquisti tra i 18 e i 24 seggi, contro gli 8 prima delle elezioni, anche se la coalizione di governo può mantenere la sua maggioranza di due terzi nella camera bassa.
I comunisti hanno chiesto di rottamare un aumento delle imposte sui consumi previsto per il 2017 e che il Giappone rimanga fuori dalla Trans-Pacific Partnership, un accordo commerciale regionale favorito da Abe. Il leader del Partito Kazuo Shii si è opposto al riavvio delle centrali nucleari chiuse dopo il disastro di Fukushima nel 2011, così come alla rivisitazione della costituzione pacifista imposta dagli Stati Uniti per permettere al Giappone di difendere altri paesi.

“E’ l’unico partito di opposizione che agisce veramente come tale”, ha detto Tomoaki Iwai, un professore di politica presso Nihon University di Tokyo. “Sarà la scelta degli elettori scontenti.”

Fondato nel 1922, il Partito Comunista del Giappone è stato inizialmente un’organizzazione illegale i cui dirigenti furono perseguitati per l’opposizione all’aggressione del Giappone in Asia. Rifondato su una base giuridica legale dopo la guerra, la sua rappresentanza parlamentare ha raggiunto un picco nel 1979 con 39 seggi quando si oppose all’introduzione di una flat tax sulle vendite.

“Ho voluto fermare il LDP”, ha detto Kazuko Takahashi, una pensionata di 84 anni che vive in Tokyo, che ha detto che ha votato per i comunisti perché era preoccupata per i cambiamenti alla Costituzione pacifista. “Non voglio un’altra guerra. La mia generazine ricorda ancora la guerra e non posso lasciare che le cose tornino così com’erano”

il partito ha spinto per un aumento delle tasse sul reddito piuttosto che di quelle sui consumi per aiutare a tenere sotto controllo il debito pubblico più grande del mondo. Cerca inoltre di fermare la costruzione di una nuova base militare statunitense sull’isola di Okinawa.

fonte: Bloomberg 

traduzione di Maurizio Acerbo


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