La vendetta del lombardo Maroni contro le donne e il diritto di scegliere

La vendetta del lombardo Maroni contro le donne e il diritto di scegliere

di Giovanna Capelli, Segreteria Nazionale -

Mentre tutte le regioni italiane dopo la sentenza della Corte Costituzionale si sono accordate per un ticket di 500 euro per la fecondazione eterologa ,in Lombardia questo procedimento sarà a totale costo delle donne che vi accedono;così si produrrà una evidente disparità fra Lombardia e le altre regioni,rompendo anche su questo punto l’universalismo del sistema sanitario nazionale e soprattutto accederanno alla fecondazione eterologa solo le persone abbienti, . Contro ogni senso del limite e della decenza democratica e amministrativa il Governo regionale di centro-destra porta una ferita profonda alla dignità delle persone e al loro diritto di scegliere se e come diventare genitori. Si vuole ,tramite un provvedimento amministrativo costringere il più possibile i cittadini e le cittadine della Lombardia ad adeguare i propri comportamenti all’etica misogina e omofoba della Lega e del centro-destra,che si scandalizza della fecondazione eterologa in sé e anche della possibilità che la eterologa fornisce alle coppie omosessuali di diventare genitori. Proprio in un momento in cui quelle idee e quelle convinzioni non ispirano più le norme sulla fecondazione assistita,grazie a una lunga battaglia per modificare una legge (la legge 40 ) pessima, si da luogo ad una forma di vendetta meschina degna di uomini politici che si comportano come degli ayatollah. Come quelli ignorano il principio di laicità dello stato e il rispetto per l’autodeterminazione delle donne e degli uomini. Come in Spagna il governo è stato costretto a ritirare il progetto di legge antiabortista grazie alla mobilitazione delle donne e delle forze democratiche,così anche in Lombardia solo una ampia e aperta opposizione a questa decisione farà cessare questa discriminazione .


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