Strasburgo, Gue: Spinelli contro nomina ministro ungherese nazionalista, Forenza contro le parole del presidente ucraino

Strasburgo, Gue: Spinelli contro nomina ministro ungherese nazionalista, Forenza contro le parole del presidente ucraino

“Ritengo necessario respingere la nomina di Tibor Navracsics – attuale ministro ungherese degli Affari esteri e del commercio – a membro della Commissione europea. La sua designazione come Commissario responsabile per Educazione, cultura, politiche giovanili e cittadinanza è particolarmente allarmante”. Lo ha detto l’eurodeputata del Gue Barbara Spinelli, vicepresidente della Commissione affari costituzionali, che ha inviato una lettera a tutti i parlamentari europei chiamati il 22 ottobre a ratificare, a Strasburgo, la nuova Commissione Juncker. “Navracsics – sostiene la Spinelli, eletta in Italia con la Lista L’Altra Europa con Tsipras – consigliere e uomo di fiducia di Viktor Orbán (il premier nazionalista che nemmeno due mesi fa ha dichiarato il proprio rigetto delle democrazie liberali), era ministro della Giustizia e vice Premier quando, nel 2011, una riforma dei media pose televisioni e carta stampata sotto il controllo dello stato, e una riforma costituzionale delegittimò la magistratura, relegando il Consiglio nazionale dei Magistrati a un ruolo meramente consultivo.” E’ per questo, afferma Barbara Spinelli, che la nomina di Navracsics non è accettabile. “La libertà d’espressione è un elemento essenziale in un sistema democratico, ed è un diritto fondamentale riconosciuto dalla Carta europea. In quanto valore fondante dell’Unione, deve essere non solo protetta, ma promossa dai suoi stati membri”.

Infine, in quanto Commissario alla cittadinanza, Tibor Navracsis avrebbe facoltà di limitare il lavoro delle Organizzazioni non governative, bloccando iniziative legislative e progetti intesi a promuovere e rafforzare la cittadinanza europea. “La preoccupazione non è fuori luogo, se consideriamo la politica aggressiva attualmente condotta nei confronti delle Ong operanti in Ungheria, denunciata da Amnesty International-Ungheria e dallo stesso Consiglio d’Europa, che ha indirizzato in proposito una lettera al primo ministro Orbán. Come sappiamo, il sostegno delle associazioni, dei comitati, delle organizzazioni di cooperazione e di tutela dei diritti umani – che rientra nello spirito dell’articolo 11 del Trattato sull’Unione europea – concerne il Parlamento come istituzione.”

Sempre oggi, 16 settembre, a Strasburgo durante la plenaria,  Il Presidente del Parlamento europeo ha dato la parola  al Presidente del Parlamento ucraino, definendo ciò che sta accadendo in Ucraina una rivoluzione pacifica. “Per protestare contro queste parole inaccettabili – ha dichiarato Eleonora Forenza, capo delegazione dell’Altra Europa con Tsipras all’Europarlamento – la maggior parte dei deputati del GUE/NGL hanno abbandonato l’aula  per  poi rientrare e votare contro la risoluzione che riguarda gli accordi di associazione UE/Ucraina. Noi vogliamo una Europa fondata sull’antifascismo”.


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