Ferguson, continuano le proteste. Il giudice in conflitto di interessi, ma non se ne vuole andare. Altri arresti

Ferguson, continuano le proteste. Il giudice in conflitto di interessi, ma non se ne vuole andare. Altri arresti

di Fabio Sebastiani – controlacrisi.org -

La polizia di St. Louis (Missouri) ha arrestato altre 47 persone la scorsa notte. Vanno ad aggiungersi alle 78 finite in manette neigiorni scorsi. La revoca del coprifuoco e l’aver messo a capo delle operazioni di polizia un nero, Roland Johnson, non ha minimamente scalfito la determinazione della comunità nera. Anche se i mass media continuano a battare il tasto dei “quattro teppistelli” infiltrati nei cortei pacifisti i fatti parlano di tutt’altro. A cominciare dall’incriminazione, che tarda ad arrivare dell’agente che ha materialmente sparato a Michael Browne, il ragazzo di 18 anni colpito a morte due settimane fa circa durante un controllo di polizia mentre aveva le mani alzate.

Palese conflitto di interessi del magistrato che ha in mano le indagini
Oggi il Gran giuri’ incaricato di decidere se incriminarlo o meno, iniziera’ a esaminare le prove. Obama ha spedito sul posto il ministro della Giustizia Usa Eric Holder. Dovrebbe incontrarel’Fbi, ma la matassa è complicata da sbrogliare. Anche perché sul pubblico ministero del Missouri grava un alone di “conflitto di interesse”, che tra l’altro riporterebbe questo caso alla nudità dello scontro razziale. il giudizio di Bob McCulloch potrebbe non essere imparziale a causa dei suoi legami con il dipartimento di polizia. Il padre del pm era un agente che venne ucciso da un nero; la madre e’ impiegata per il dipartimento, il cugino e lo zio sono poliziotti.Una delle piu’ antiche associazioni forense afro-americane degli Usa ha chiesto al pubblico ministero del Missouri che sta supervisionando le indagini sulla morte di Michael Brown di rinunciare al caso. “La comunita’ e’ particolarmente preoccupata dalla mancanza di trasparenza che il pm McCulloch ha apertamente mostrato sul modo in cui questo caso deve essere trattato”, ha detto il presidente della Mound City Bar Association Kendra Howard. “Il pubblico ministero ha dimostrato che e’ emotivamente coinvolto nella protezione della legge e quindi dovrebbe immediatamente farsi da parte e lasciare che sia il Dipartimento di Giustizia a indagare sulla morte di Michael Brown. E’ l’unico modo per garantire la fiducia”. Un portavoce dell’ufficio di McCulloch ha detto che il pm non intende rinunciare al caso.

La pressione di Jesse Jackson
Questo irrigidimento sta creando parecchia tensione. Non a caso il reverendo Jesse Jackson è tornato a ribadire che il punto vero del caso Browne è che “fino a quando non verra’ fatta giustizia” “la pace non potra’ tornare”. Niente pace sociale gratis, quindi, anzi “i manifestanti non devono calmarsi, perche’ altrimenti nulla cambiera’”,ha sottolineato Jackson in una intervista a “La Stampa”. “Io – continua l’attivista per i diritti civili – non sto incitando alla violenza, ma a continuare la protesta pacifica. Quindi a non calmarci, fino a quando non verra’ fatta giustizia”. E accusa: “le autorita’ vorrebbero che ci fermassimo”, “e intanto continuano la militarizzazione della risposta alle proteste. La via d’uscita pero’ non e’ l’invio dei soldati, ma la soluzione dei
problemi di fondo che hanno generato tutto questo risentimento”. “Ferguson deve rappresentare un momento di svolta, per riportare in primo piano l’intera emergenza della discriminazione razziale, come era avvenuto all’epoca del movimento per i diritti civili”. Intanto, aumentano le accuse contro l’”uso eccessivo della forza” da parte della polizia di Ferguson nel sedare le proteste per l’uccisione di Michael Brown.

La senatrice denuncia gli agenti
Questa volta a denunciare gli agenti e’ la senatrice democratica afroamericana Maria Chappelle-Nadal la quale ha raccontato in tv la reazione della polizia contro una donna incinta. “Ci sono molte persone in questa comunita’ che hanno subito abusi o intimidazioni dalla polizia, costretti a fare cose contro la propria volonta’”, ha detto la senatrice alla Tv Msnbc. “Un esempio – ha proseguito – e’ una donna incinta di sei mesi che non solo e’ stata coinvolta nel lancio di lacrimogeni, ma e’ stata anche gettata a terra mentre il poliziotto continuava a dirle di tenere il viso contro l’asfalto”, ha detto. “Questo e’ quello che succede in questa comunita’ e non solo in questi giorni, ma da molto tempo”, ha aggiunto.


Sostieni il Partito con una



 
Appuntamenti

PRIVACY







o tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.