Mi sono alzata sì, davanti alla bandiera della pace

Mi sono alzata sì, davanti alla bandiera della pace

di Eleonora Forenza, capo delegazione de L’Altra Europa con Tsipras al Parlamento Europeo -

Quello che è accaduto oggi (ieri, venerdì 25 luglio, ndr) è un po’ la metafora dei nostri tempi. Accade che suonino l’inno nazionale, che destra e sinistra si alzino, compatti. Io resto seduta. Perchè? Un gesto di protesta. Primo: non accetto che nessuna retorica nazionalista copra che in queste ora si sta distruggendo la nostra Costituzione, con un golpe del governo Renzi. Secondo: il silenzio e l’astensione del governo italiano sul massacro di Gaza, sulla occupazione e i crimini perpetrati da Israele, non mi consente nessun unanimismo canoro. Risultato: la destra insorge. Ma non finisce qui. Un consigliere di Sel, Michele Losappio, espone la bandiera della pace. A quel punto io mi alzo in piedi. E il presidente del consiglio regionale, Introna, comunica che “il suo dovere di ospitalità era terminato” (ero invitata al consiglio regionale in qualità di europarlamentare pugliese). A quel punto saluto, e mi vado a sedere con le compagne e i compagni che assistevano al consiglio chiedendo una risoluzione sulla questione palestinese. e in effetti lì mi sentivo decisamente più a mio agio. Perché per stare dalla parte di un popolo penso che più che cantare l’inno occorra stare dalla parte della sua resistenza: di quella del popolo palestinese, così come di quella italiana, che ha prodotto la nostra Costituzione.

Qui articolo e video di Repubblica sull’episodio: http://bari.repubblica.it/cronaca/2014/07/25/news/regione_inno-92367721/


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