Migranti, l’elemosina del governo

Migranti, l’elemosina del governo

di Luca Fazio – il manifesto

Diamo l’elemosina ai Comuni spe­rando che basti per toglierci di torno que­sta sec­ca­tura dei migranti che quando non anne­gano ce li ritro­viamo a dar fasti­dio semi­sve­nuti in giro per l’Italia. Non è un comu­ni­cato del con­si­glio dei mini­stri, ma è la vera atti­tu­dine mene­fre­ghi­sta con cui il governo Renzi, degna­mente rap­pre­sen­tato dal mini­stro dell’Interno Ange­lino Alfano, finge di occu­parsi delle per­sone che da mesi sbar­cano sulle coste in cerca di for­tuna. Cin­quan­ta­mila dall’inizio dell’anno, migliaia ogni giorno. In realtà non sanno cosa fare.

La gestione della cosid­detta «emer­genza» immi­gra­zione è scan­da­losa, i migranti ormai sono abban­do­nati a se stessi e il mec­ca­ni­smo dell’assistenza sul ter­ri­to­rio si è incep­pato in un caos ingo­ver­na­bile che ricorda i tempi della prima «inva­sione» degli alba­nesi al porto di Bari. Un fal­li­mento di cui nes­suno si sente respon­sa­bile sem­pli­ce­mente per­ché gli stra­nieri sono spa­riti dal dibat­tito pub­blico. E prima o poi pas­serà anche que­sta estate. Pur nella sua evi­dente inu­ti­lità, lo spiega bene l’esito del «ver­tice» che si è tenuto ieri tra l’Anci e il mini­stro Ange­lino Alfano. Siamo ancora all’individuazione di «linee» e «per­corsi» comuni, solo bal­bet­tii imba­raz­zanti con­diti dal solito pia­gni­steo sull’Europa che non ci aiuta. Alfano dice «stiamo orga­niz­zando insieme a sin­daci e Regioni un piano per acco­gliere quelli che hanno il diritto di asilo e per espel­lere quelli che non ce l’hanno». Alla buon’ora. E poi fri­gna: «Ser­vono soldi per Mare Nostrum, siamo stan­chi, l’Europa non ci sta dando le rispo­ste che aspet­ta­vamo». Anzi, «Mare Nostrum deve con­clu­dersi, non domat­tina, ma dob­biamo indi­vi­duare una via d’uscita». Per­ché, se non anne­gano, gli stra­nieri met­tono a nudo l’inadeguatezza e l’immoralità di tutti i governi che negli anni sono stati chia­mati ad espri­mere un pen­siero sull’immigrazione.

Piero Fas­sino, pre­si­dente dell’Anci, invece ha por­tato a casa qual­cosa dicendo che governo e sin­daci hanno con­ve­nuto «sulla neces­sità di adot­tare quanto prima un piano orga­nico strut­tu­rale» per coin­vol­gere tutti gli organi dello Stato. Natu­ral­mente ser­vono risorse (che non ci sono), e sarà una man­cia da dare ai Comuni chia­mati a gestire le «emer­genze». Il nulla dopo set­ti­mane di asso­luta immo­bi­lità. Anzi, qual­cosa sta facendo il governo Renzi. Fur­bi­zie. Gli immi­grati sbar­cano nel sud Ita­lia dove l’accoglienza è diven­tata impos­si­bile e allora ven­gono cari­cati come bestie su pull­man e treni per essere sca­ri­cati nelle sta­zioni del nord. Senza assi­stenza, senza infor­ma­zioni, l’unico scopo è levar­seli di torno, farli uscire dall’Italia come se fos­sero fan­ta­smi. Sta suc­ce­dendo in que­ste ore, a Roma come a Milano, da mesi è diven­tato lo snodo per tutti i migranti che vogliono rag­giun­gere il nord Europa (solo tra i siriani 8.300 per­sone da otto­bre, tra cui più di 2 mila bam­bini). Altri 500 pro­fu­ghi siriani ieri mat­tina sono arri­vati da Taranto. Sono stati abban­do­nati su un piaz­zale della sta­zione di Rogo­redo. Senza scarpe, stre­mati, senza cibo né acqua. Li hanno tro­vati sdra­iati per terra, quasi sve­nuti, come se fos­sero appena scam­pati ad un altro nau­fra­gio. Sono scene che lasciano senza parole. Ne trova alcune l’assessore alle poli­ti­che sociali Pier­fran­ce­sco Majo­rino (Pd), per­ché da mesi assi­ste i pro­fu­ghi abban­do­nati e per­ché da mesi non viene ascol­tato da un governo che in parte è anche il suo. Le sue accuse sono senza riserve. «Alfano si dedi­chi ad altro — dice — per­ché si è mostrato total­mente assente e inca­pace di assu­mersi respon­sa­bi­lità e di pren­dere deci­sioni. Non esi­ste alcuna forma di orga­niz­za­zione e gestione nazio­nale dell’accoglienza dei migranti e dei profughi».

Filippo Mira­glia, respon­sa­bile immi­gra­zione dell’Arci, è indi­gnato e spiega qual è la vera stra­te­gia del governo Renzi: «Nel 2014 su più di 40 mila per­sone arri­vate, tutte con­si­de­rate richie­denti asilo, meno della metà ha for­ma­liz­zato la domanda di pro­te­zione inter­na­zio­nale. Evi­den­te­mente l’altra metà è scap­pata, con­sen­tendo all’Italia di sca­ri­care le sue respon­sa­bi­lità sugli altri paesi euro­pei. Con il solito approc­cio da fur­betti lasciamo che siano altri a dover affron­tare incom­benze che riguar­dano anche noi».


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