Brescia, 40 anni fa la strage fascista

Brescia, 40 anni fa la strage fascista

di Matteo Prencipe, Prc Milano – Sono passati 40 anni (28 maggio 1974) dalla strage di Brescia in P.zza della Loggia. La memoria corta di molti giornali dimenticano volutamente due cose: fu una stage fascista e fu una strage per colpire il movimento operaio e le sue lotte.

La rimozione voluta, parla agli italiani “di strage” in forma neutra. Una strage quindi giunta per virtù divina o da un gruppo di matti. Non  esistono per i media, i fascisti, i servizi segreti che l’ispirarono, le deviazioni costanti degli apparti dello stato per sviare l’individuazione certa dei responsabili. Ancora oggi la “giustizia” non ha chiuso il suo corso dopo 40 anni e si pubblicano sulla strage pure infami libri di fascisti “revisionisti” che invertono le responsabilità.

Molti furono i rapporti tra gli ideatori di quella strage e il “giro di relazioni” con gli esponenti dell’allora Movimento Sociale. Alcuni di quelli esponenti politici fascisti sdoganati poi dal berlusconismo, negli anni sono diventati anche ministri e uomini potenti. Quegli esponenti di ieri e di oggi, parlano di “pacificazione”, di “unire la memoria”, di morti tutti eguali, foraggiano le pubblicazioni fasciste revisioniste. Non deflettono dall’arrogante presunzione di sviare l’assunzione politica e storica della responsabilità. Restano come ovvio i fascisti di sempre.

Nessuna pacificazione e memoria condivisa sarà mai possibile. I morti non sono eguali perché non lo sono i valori per cui si muore. I morti di P.zza della Loggia, le loro famiglie e gli antifascisti italiani aspettano ancora oggi giustizia.

 

 


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