Contro la cementificazione di Cinecittà

Contro la cementificazione di Cinecittà

di Stefania Brai, Responsabile nazionale cultura del Prc -

Dopo quasi due anni dall’inizio della lotta dei lavoratori di Cinecittà e del mondo del cinema si torna di nuovo a parlare di rischio di speculazione edilizia all’interno degli stabilimenti cinematografici.

Ancora una volta sono i lavoratori a lanciare l’allarme, ancora una volta le istituzioni tutte tacciono. Cambiano i governi, cambiano i ministri, cambiano i sindaci, non cambia la politica nei confronti della cultura.Il rilancio degli Storici Studi Cinematografici di Cinecittà attraverso un vero progetto industriale e culturale e’ essenziale per non distruggere 76 anni di storia del Cinema italiano e mondiale, famoso anche per l’unicità’ delle tante attività artigianali.

Cinecittà è un bene comune,un patrimonio del Paese, di Tutti.

I privati che dal 1997 gestiscono Cinecittà in tutti questi anni hanno cercato di liquidare tutte le attività di produzione e post produzione perché il loro unico interesse e’ l’utilizzo del marchio per altri fini e l’utilizzo degli studios soltanto per il puro intrattenimento.

Quella che è stata la fabbrica dei sogni, se si realizzasse il progetto di speculazione edilizia contro cui ci siamo battuti con 90 giorni di sciopero nel 2012 e che Fellini ha eletto a suo domicilio virtuale, rischia di SPARIRE nel cemento.

Chiediamo con queste firme al Ministro Bray di intervenire perché l’attenzione per il ‘mattone’ non ha mai elevato un paese, soprattutto se a danno della Cultura.

Rifondazione comunista aderisce all’appello dei lavoratori di Cinecittà in difesa di una istituzione che deve tornare ad essere a maggioranza pubblica e sostenuta da finanziamenti certi per poter svolgere il suo ruolo di volano della produzione cinematografica di qualità, con un progetto pubblico di investimento nelle attività, nei servizi, nella ricerca e nella formazione e che punti sulla ripresa delle attività delle imprese artigiane e sulla valorizzazione di una manodopera interna altamente specializzata.

È con investimenti pubblici che si esce dalla crisi, è con investimenti pubblici nella cultura che si crea sviluppo e si creano posti di lavoro. Questo paese sta morendo di crisi economica e sociale e per le politiche che sono state messe in atto. Ma sta morendo anche perché si sta uccidendo la sua memoria, la sua cultura e il suo immaginario.

Rifondazione comunista sarà a fianco dei lavoratori di Cinecittà e sosterrà tutte le loro battaglie in difesa della produzione culturale del nostro paese.

 

 

 


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