Europee, legge da cambiare

Europee, legge da cambiare

di Domenico Cirillo – il manifesto – Via lo sbar­ra­mento dalla legge elet­to­rale per le Euro­pee. Lo ha chie­sto con una let­tera al pre­si­dente della Repub­blica Rifon­da­zione comu­ni­sta. Ieri con un arti­colo pub­bli­cato da Repub­blica Bar­bara Spi­nelli ha rilan­ciato l’esigenza di «cam­biare l’Europorcellum». L’Italia ha fis­sato al 4% la soglia sotto la quale i par­titi non hanno diritto a man­dare una loro rap­pre­sen­tanza al par­la­mento euro­peo. Non così altri 12 paesi euro­pei, tra i quali la Gran Bre­ta­gna, il Por­to­gallo, la Spa­gna e la Ger­ma­nia. In quest’ultimo paese è inter­ve­nuta già due anni fa la Corte Costi­tu­zio­nale a can­cel­lare la soglia di sbar­ra­mento, che a Ber­lino era fis­sata al 5%.

Il tempo è poco, le ele­zioni sono infatti fis­sate per l’ultima dome­nica di mag­gio. La soglia di sbar­ra­mento intro­duce una distor­sione della rap­pre­sen­tanza e si con­ci­lia par­ti­co­lar­mente male con l’elezione di un par­la­mento all’interno del quale non si dovrà for­mare alcun governo. Il sacri­fi­cio delle for­ma­zioni minori è così del tutto ingiu­sti­fi­cato. La soglia al 4% fu intro­dotta nel nostro paese nel 2009, a seguito di un accordo tra Ber­lu­sconi e Vel­troni che ave­vano il comune obiet­tivo di pena­liz­zare i par­titi non coa­liz­zati con loro.
A favore di una ridu­zione della soglia, in modo da ren­derla «più acces­si­bile e più rap­pre­sen­ta­tiva» è inter­ve­nuto ieri Pippo Civati, l’ex can­di­dato alle pri­ma­rie del Pd. Secondo il quale l’argomento della gover­na­bi­lità nel par­la­mento euro­peo non esi­ste, e nem­meno quello di con­te­nere la fram­men­ta­zione che al limite «ci può essere solo in entrata ma non nel momento della for­ma­zione dei gruppi euro­pei, che sono com’è noto limi­tati nel numero». Men­tre Rifon­da­zione si aspetta dal pre­si­dente della repub­blica un mes­sag­gio alle camere per­ché rive­dano la legge delle euro­pee, anche il pre­si­dente del gruppo misto alla camera Pino Pisic­chio, del Cen­tro demo­cra­tico, con­di­vide l’esigenza di abbas­sare la soglia. E ricorda anche che «con le incre­di­bili cir­co­scri­zioni euro­pee la cam­pa­gna elet­to­rale può essere soste­nuta solo da un magnate o da una star della tele­vi­sione». Infine si uni­sce all’appello anche il sena­tore del Nuovo Cen­tro­de­stra Paolo Nac­ca­rato: «Lasciare senza rap­pre­sen­tanza nel par­la­mento euro­peo milioni di cit­ta­dini, con il vento di anti­eu­ro­pei­smo che spira, mi pare sem­pli­ce­mente insensato».


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