Inchiesta sul lavoro in affitto del call center Tim di Bologna.
L'inchiesta è stata condotta tra i 198 lavoratori e lavoratrici interinali, assunti dalla filiale bolognese della multinazionale Adecco e addetti al customer service (assistenza clienti 119) della Tim. L'elaborazione dei dati è stata effettuata su un campione di 51 questionari raccolti. Lo svolgimento dell'inchiesta ha reso da subito evidente la difficoltà di comunicazione all'interno dell'azienda, a causa della elevata flessibilità nell'organizzazione del lavoro, nella quale gli interinali sono prevalentemente inseriti, con contratti part-time di 3 ore e 50 minuti giornaliere, all'interno di un complicato sistema di turni a rotazione dalle 7 alle 23,30. In Tim il 76,5% degli interinali è assunto da meno di un anno, dato indicativo della progressiva espansione del lavoro temporaneo (ammonta al 35% degli addetti del customer service) e al tempo stesso di un forte turn-over. L'età media è estremamente bassa (25,6 anni), l'88 % dei lavoratori hanno tra i 20 e 29 anni, le donne sono in maggioranza (55%) e per quanto riguarda il tasso di scolarità, bisogna evidenziare la presenza del 19,7% di  laureati e di un 33,3% di studenti universitari che svolgono questo lavoro per mantenersi agli studi. Se, a causa della sinteticità del questionario, non siamo stati in grado di indagare più a fondo la composizione sociale del campione, tuttavia abbiamo cercato di far emergere gli elementi da noi considerati maggiormente utili alla continuità dell'azione rivendicativa e sindacale.
Il 51,1% degli intervistati afferma di avere scelto il lavoro interinale come unica possibilità di ingresso nel mondo del lavoro, a conferma che la precarietà è una condizione imposta dalla già elevata deregolamentazione e liberalizzazione del mercato del lavoro. Solo il 3,9% sembra aderire favorevolmente al lavoro temporaneo come un modo di fare esperienza e di arricchire il curriculum. La percezione della propria condizione di precarietà è confermata dalla delusione rispetto alle aspettative in tema di stabilità e sicurezza del posto di lavoro, denunciata sempre dal 51,1% degli interinali e dall'84% che si dichiara disponibile, senza particolari condizioni, all'assunzione diretta da parte della TIM. La richiesta di stabilità, smentendo le tesi confindustriali che dipingono le nuove generazioni come "entusiaste" della precarietà e della possibilità di cambiare continuamente lavoro, emerge dall'80% che risponde di voler interrompere appena possibile la propria esperienza di lavoro interinale e dal 74,5% di interinali che pongono il problema della stabilizzazione come prioritario nell'azione sindacale. Interessante è la verifica di una difficoltà nell'affermazione dell'ideologia da grande famiglia felice e collaborativa vigente in Tim. Infatti, risulta che i lavoratori precari non si integrano, rimangono un corpo separato e, o interrompono preventivamente il loro rapporto di lavoro, o rimangono in attesa dell'assunzione definitiva, seppure senza alcun entusiasmo. Anche il rapporto con l'agenzia Adecco è considerato negativo, se il 49,2% lo considera insoddisfacente e il 13,8% pessimo. Ma l'insicurezza e il cattivo rapporto con l'agenzia non sono gli unici motivi di malessere: il 58,9% si ritiene deluso anche dal contenuto professionale del lavoro svolto e dal salario percepito. Il 62,8% dichiara di svolgere altre attività lavorative. In generale solo il 7,9% considera l'attuale lavoro come migliore delle proprie aspettative, percentuale che scende al 5,8% in tema di salario e al 3,9% nella risposta relativa al contenuto professionale. Sempre contrariamente all'idea prevalente che vuole i giovani precari insindacalizzabili, scopriamo che esiste una forte  domanda di tutela sindacale, espressa apertamente dal 82,5% degli interinali ed evidenziata dal fatto che il 49% si è già rivolto o alla RSU aziendale o ad organizzazioni sindacali esterne. La percentuale di iscritti ad una organizzazione sindacale scende poi al 6%, dato che è comunque rilevante se rapportato alla forte ricattabilità a cui sono sottoposti gli interinali. La difficoltà del sindacato di tradurre sul piano organizzativo l'interesse che suscita non può essere imputabile esclusivamente alla particolare condizione di precarietà vissuta nel call center di Bologna, ma anche all'evidente responsabilità delle maggiori organizzazioni sindacali nel non offrire risposte ai bisogni espressi dai lavoratori e dalle lavoratrici. I 51 intervistati hanno indicato (con un massimo di 3 risposte possibili) una necessità di tutela nei rispettivi ambiti: salariale, 78,4%, garanzie di occupazione 74,5%, migliori condizioni di lavoro e ritmi meno incessanti, il 35,3%, diritto ad avere momenti di formazione 21,5%, orario e turni 17,5%, altri aspetti 3,9%. Ci sembra perciò inevitabile che ogni futura iniziativa sindacale e di autorganizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori debba partire da qui. Innanzitutto, ponendo come prioritaria la questione salariale, garantendo agli interinali il medesimo trattamento dei dipendenti TIM, anche in materia di erogazione delle quote di salario variabile (premio di risultato),  contrastando l'applicazione unilaterale da parte dell'azienda degli accordi di armonizzazione, bocciati dai lavoratori,  impedendo l'uso strutturale, di fatto illegale, del lavoro precario alla Tim e rivendicando la conversione di tutti i contratti a termine in contratti a tempo indeterminato. In conclusione, questa, che è una delle prime inchieste condotta all'interno di una categoria completamente nuova quale è quella degli operatori di call center, conferma in pieno la validità della nostra critica all'attuale organizzazione del lavoro, all'ideologia della flessibilità a senso unico e alla mancata redistribuzione della ricchezza socialmente prodotta, ma indica anche un ulteriore elemento di sofferenza nei rapporti tra capitale e lavoro, ovvero l'assoluta dequalificazione di molti dei nuovi lavori creati all'interno della "new economy" che per ripetitività, intensità e basso contenuto professionale sono in tutto simili a quelli della vecchia economia, incentrata sull'organizzazione fordista del lavoro.
Giovani comunisti\e di Bologna
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Inchiesta sul lavoro in affitto al servizio assistenza clienti 119 della Tim di Bologna.
L'elaborazione dei dati è stata effettuata su un campione di 51 questionari raccolti, sui 198 lavoratrici e lavoratori interinali assunti tramite l'agenzia Adecco e addetti al call center Tim di Bologna.
1-Sesso
1-Maschi 45,1%
2-Femmine 54,9%
2-Età
1-Meno di 20 anni 1,9%
2-Da 20 a 29 anni       88,3%                Età media  25,6 anni
3-Più di 30 anni           9,8%
3-Titolo di studio
1-Licenza media                                   
2-Titolo professionale         
3-Diploma di scuola media superiore  78,4%
4-Laurea                                              19,7%
5-Altri titoli di studio                            1,9%
4-Quanti lavori hai svolto prima dell'attuale? (sia lavori interinali che di altro tipo, inclusi i lavori precari)
1-Nessuno o uno  25,5%
2-Due                   13,7%
3-Tre e più            60,8%
4b-Quanti lavori hai svolto con l'attuale agenzia interinali?
1-E'il primo    43,2%
2-Uno              43,1%
3-Più di uno     13,7%
5-Da quanto tempo svolgi l'attuale lavoro?
1-Da 1 a 6 mesi                41,3%
2-Da 6 mesi ad un anno   35,2%
3-Da 1 a 2 anni                19,6%
4-Piu'di 2 anni                  3,9%
6-Se ti avessero proposto un lavoro con contratto stagionale o a termine anziché interinale, avresti accettato?
1-Si                                                                                                               23.5%
2-No                                                                                                             11,8%
3-Dipende dalle condizioni (tipo di lavoro, livello di retribuzione,ecc…)  62,7%
4-Non so                                                                                                        1,9%
7-Perché ti sei rivolto a un'agenzia interinale?
1-Perché era l'unico modo per trovare lavoro(o comunque quello che dava più possibilità di trovarlo)51,1% 
2-Perché penso che mi offra la possibilità di un percorso di lavoro più vario e relativamente garantito3,9%
3-Perché mi offre la possibilità di mantenermi agli studi 33,3%
4-Altre ragioni  11,7%
8-Com'è il rapporto con la tua agenzia interinale?
1-Ottimo                 0%
2-Soddisfacente      37,2%
3-Insoddisfacente   49,1%
4-Pessimo               13,7%
9-Oltre all'attuale impiego, svolgi altri lavori?
1-Si                        15,6%
2-No                      47,2%
3-Saltuariamente   37,2%
10-La scelta del lavorointerinale è per te una scelta provvisoria, da interrompere appena se ne ha l'occasione, o una scelta destinata a durare un certo periodo?
1-Provvisoria                                         80,4%
2-Destinata a durare un certo periodo   11,8%
3-Non so                                                 7,8%
11-Se vista come provvisoria, a quale tipo di lavoro aspiri?
1-Ad un lavoro stabile                                                                               43,3%
2-Ad un lavoro autonomo                                                                         15,6%
3-Ad un lavoro più qualificato, non importa se autonomo o dipendente  39,2%
4-Altre risposte                                                                                          1,9%
12-Complessivamente il lavoro che stai svolgendo corrisponde alle tue aspettative?
1-Si                                                             55%
2-No, è peggiore di quanto mi aspettassi   37,2%
3-No, è migliore di quanto mi aspettassi   7,8%
13-Indica per ognuno dei seguenti aspetti se il lavoro attuale è migliore, uguale, peggiore, rispetto a quello che ti aspettavi
                                                                                    Migliore                 Uguale                 Peggiore
A-Salario                                                                         5,8%                      35,3%                   58,9%
B-Condizioni di lavoro(tempi e ambiente)                  17,6%                    51,1%                   31,3%
C-Orario di lavoro, turni                                              13,7%                    60,7%                   25,6%
D-Contenuto professionale e prospettive                     3,9%                      37,2%                  58,9%
E-Sicurezza del posto di lavoro                                   1,9%                       47%                     51,1%
14-Se ti offrissero di passare alle dipendemze dirette dell'aziende presso la quale lavori, accetteresti?
1-Si                                                                                             84,4%
2-No                                                                                             0%
3-Solo se mi offrssero condizioni particolarmente favorevoli   15,6%
15-Sei iscritto al Sindacato
1-Si                       5,8%
2-No                     90,3%
3-Lo sono stato     3,9%
16-Senti il bisogno di una tutela sindacale del tuo lavoro?
1-Si            82,5%
2-No           1,9%
3-Non so    15,6%
17-Se si su quali aspetti in particolare?( indicare solo i più importante, al massimo 3)
A-Salario                                                                       78,4%
B-Aspetti professionali e di inquadramento                 31,3%
C-Condizioni di lavoro( tempi e ambiente di lavoro)   35,2%
D-Orario di lavoro, turni                                               17,6%
E-Garanzie di occupazione                74,5%
F-Diritto ad avere momenti di formazione                    21,5%
G-Altri aspetti                                                                3,9%
18-Ti è già capitato di rivolgerti al sindacato nella tua condizione di lavoratore interinale?
1-No 51%
2-Si, mi sono rivolto alle RSU dell'azienda in cui lavoro     19,6%
3-Si, mi sono rivolto a strutture sindacali esterne                  29,4%

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