L’inchiesta tra i lettori di Liberazione

A cura di Gianni Favaro

 

Per diversi giorni Liberazione ha pubblicato un questionario (anche sul sito Internet) rivolto ai lettori del giornale. L’iniziativa, che è stata promossa dalla neonata Associazione Amici di Liberazione in collaborazione con il Gruppo Inchiesta, il Dipartimento Innovazione del PRC e la Redazione del giornale, ha come obiettivo quello di studiare la composizione, le preferenze e le critiche dei lettori per migliorarne il rapporto con Liberazione.

I dati che sono stati raccolti verranno analizzati e confrontati con due precedenti questionari realizzati dal giornale nel 1998 e nel 2000, fornendo anche informazioni utili a capire se e come sono cambiati i lettori e le loro preferenze.

Si tratta di un test interessante perché raccoglie un arco di tempo, dal 1998 ad oggi, che per Liberazione, il Prc, la società stessa, è stato ricco di cambiamenti. La prima inchiesta quella del 1998, ad esempio, è stato diffusa durante la crisi del governo Prodi e la scissione dei Comunisti Italiani; sono stati raccolti 994 questionari ma, data la situazione complessa di quei giorni, non è stato possibile analizzali e divulgarne i risultati. La seconda inchiesta quella del 2000 non ebbe migliore fortuna, quello fu un anno molto difficile, le elezioni europee e quelle di molte regioni non andarono bene come speravamo e Liberazione, che è lo specchio del Partito, rifletteva le nostre difficoltà, l’inchiesta fu archiviata.

Il 2000 rappresentò anche il punto di svolta, la scelta di non piegarci (di non piegare le ragioni che rappresentiamo) alle compatibilità della globalizzazione capitalista rappresentate dalle politiche del Centro Sinistra, cominciava a dare i suoi frutti. Le ragioni della nostra critica radicale al modello di sviluppo capitalista , grazie al movimento che prese corpo dopo Seattle e alla crisi economica e produttiva indotta dalle selvagge politiche neoliberiste, cominciarono ad assumere un fenomeno di massa. Per il Partito e per Liberazione cominciò una nuova fase.

Per queste ragioni, richiamate molto sommariamente, ritengo che l’analisi dei questionari che ci stanno giungendo (siamo già oltre i mille) e la loro comparazione con le inchieste effettuate possano fornirci elementi di studio e di riflessione molto interessanti; inoltre ci permetterà di formulare un identikit del lettore di Liberazione molto utile sia al giornale sia al Partito.