Inchiesta promossa dalla RSA aziendale

presso la "Marasco spa" di Cernusco S.N. (MI) sul lavoro atipico

a cura di Francesco Samorè

 

 

L’inchiesta, rivolta alle lavoratrici ed ai lavoratori della Marasco, si e’ svolta nel mese di dicembre 2002. Dopo la prima fase di redazione-distribuzione-restituzione dei questionari (anonimi), una prima assemblea sindacale - da tenersi a gennaio - discuterà e analizzerà i risultati. L’inchiesta vuole essere anche un supporto per le trattative relative alla piattaforma aziendale, trattative che avranno luogo a partire dallo stesso mese di gennaio.

Quelle riportate di seguito sono considerazioni derivate da una prima lettura dei dati; la discussione con i lavoratori ed una più accurata analisi su ogni quesito proposto nel questionario offriranno un quadro più completo sugli esiti dell’inchiesta.

 

La "Marasco spa" opera nel settore dei servizi all’impresa, ed e’ strutturata attraverso una serie di call-center outbound ed inbound (rispettivamente: i lavoratori effettuano chiamate verso l’esterno oppure ne ricevono).

Ciascun gruppo/reparto (un responsabile di settore, team-leaders, operatori) svolge servizi per un determinato cliente (cioè, esternalizza una funzione dell’azienda cliente): può trattarsi di servizi commerciali/proposte di prodotti o soluzioni (telemarketing/teleselling) o di servizi post-vendita, di carattere tecnico (es. assistenza tecnica sui telefoni cellulari per Panasonic) o commerciale.

La maggior parte dei servizi sono svolti da operatori che lavorano all’interno della sede principale, a Cernusco. Alcuni servizi sono invece ri-esternalizzati, cioè trasferiti a fornitori esterni legati alla Marasco da contratti stabili o episodici. In questo caso, il flusso di lavoro e’:

Cliente che commissiona un servizio, esternalizzandolo (es IBM, Panasonic) à Marasco à Fornitore esterno che svolge il servizio per conto della Marasco.

 

Alla Marasco lavorano circa un centinaio di persone. A seguito dell’ingresso organizzato del sindacato (Filcams-Cgil) nell’azienda, la maggior parte delle posizioni di lavoro sono passate da collaborazioni occasionali o collaborazioni coordinate e continuative (co.co.co) a contratti a tempo indeterminato (settore commercio e servizi). Il primo obiettivo sindacale era dunque la drastica riduzione del lavoro precario, almeno relativamente all’inquadramento contrattuale.

 

Su questo ed altri aspetti – derivanti dall’inchiesta - dell’organizzazione del lavoro e dell’azione sindacale presso la Marasco, presentiamo sinteticamente le note che seguono (divise tra una parte descrittiva, una relativa a bisogni e aspettative, una sull’attività sindacale):

 

Su circa 50 questionari distribuiti dalla RSA (anonimi, comprendenti 30 domande: alcune domande prevedevano più di una risposta possibile), hanno risposto, compilando e restituendo il questionario, 46 lavoratori.

 

Parte "descrittiva":

Le donne sono il doppio degli uomini; la maggior parte dei lavoratori rientra nella fascia da 21 a 30 anni. La grande maggioranza usa (fuori dal lavoro) personal computer, internet ed e-mail e conosce una o piu’ lingue straniere. Prevalgono i diplomati, pochissimi (2) sono in possesso di un titolo di laurea.

Sempre sul totale dei questionari compilati, circa la metà dei lavoratori vive nella famiglia d’origine; l’altra metà vive in un nucleo familiare da lui/lei costituito.

Relativamente al lavoro in "Marasco spa", la maggior parte degli intervistati svolge la funzione di impiegato/a – operatore/operatrice telefonico (cioè, se si esclude il reparto amministrativo/gestione del personale, quasi tutti sono operatori telefonici; 4 intervistati sono "team leader").

Relativamente al tipo di contratto: la maggior parte degli intervistati (27) è a tempo indeterminato, full-time (40-44 ore settimanali, esclusi straordinari); seguono i contratti (sempre a tempo indeterminato) part-time (14). I collaboratori occasionali o "coordinati e continuativi" sono invece 4. Come spiegato sopra, la maggior parte dei contratti "stabili" (tempo indeterminato) erano in precedenza (prima dell’intervento sindacale) collaboratori coordinati.

Tra i contratti a tempo indeterminato, la maggior parte (25) sono inquadrati al quarto livello (CCNL commercio e servizi); seguono, "verso l’alto" (migliore inquadramento): 8 al terzo livello, 4 al secondo, 1 al primo. E’ da precisare che solo 6 persone affermano di conoscere bene il contratto del commercio, mentre la stragrande maggioranza (31) dice di non conoscerlo abbastanza; 7 persone non lo conoscono per niente.

Relativamente all’orario straordinario (motivazioni) la maggior parte degli intervistati lavora oltre l’orario di lavoro su richiesta dell’azienda (23).

 

"Aspettative e bisogni"

 

14 persone pensano che le loro mansioni siano "monotone e ripetitive"; altre 14 pensano che le responsabilità e l’impegno richiesto siano superiori alle soddisfazioni; 10 persone dichiarano che se ci fossero i margini di tempo e di autonomia adeguati, sarebbe un lavoro interessante; 2 persone ritengono di svolgere un lavoro interessante e qualificato.

Alla richiesta di valutare complessivamente la soddisfazione per il lavoro svolto, 15 persone dicono di non essere per nulla soddisfatte; 13 non sono soddisfatte, ma pensano che questo lavoro sia "una tappa transitoria"; 12 si dicono soddisfatte.

 

 

Relazioni con il sindacato e attività sindacale

 

L’ 83% dei lavoratori che hanno risposto al questionario partecipa regolarmente alle assemblee sindacali.

32 persone (69% delle risposte) ha partecipato a scioperi nell’ultimo anno (si trattava di scioperi generali).

Sul totale delle risposte, 15 persone sono iscritte al sindacato, 29 no.

Tra i lavoratori che affermano di essersi in qualche modo rivolti al sindacato, il 23% dice che "è stato utile", il 9% che "non è stato utile, ma non per responsabilità del sindacato", il 3% pensa che il sindacato si sia mosso in modo poco efficace.

Il 69% degli intervistati è disponibile a partecipare ad incontri per discutere gli esiti dell’inchiesta.