INAUGURATA AL CIRCOLO LONGO LA LIBRERIA DI BIANCA BRACCI TORSI

INAUGURATA AL CIRCOLO LONGO LA LIBRERIA DI BIANCA BRACCI TORSI

Giuseppe Carroccia*

Bianca aveva nella sua casa in via Urbana una intera stanza di oltre dieci metri quadrati occupata da una biblioteca di un migliaio di volumi, ben ordinati per argomenti.

Politica, Storia, Filosofia e tanta Letteratura. Dopo la sua morte una parte di questo patrimonio, è stato donato al suo Partito, Rifondazione Comunista e custodito per circa 10 anni al circolo Tufello Valmelaina, all’interno della Biblioteca popolare Antonio Gramsci.

Si tratta di testi che riguardano prevalentemente i fascismi, l’antifascismo e la lotta di liberazione in Italia e nel mondo, il comunismo e la sua storia, in particolare del Pci. E quindi con un interesse forte per la politica internazionale come era normale per chi aveva ricevuto una formazione leninista.

Molti di questi libri sono ormai introvabili persino nelle biblioteche nazionali di Roma e Firenze e non si trovano nemmeno nelle vendite on line, come lamentano studenti, storici, studiosi.

Per questo da tempo si sta pensando di mettere in rete i cataloghi delle librerie dei nostri circoli e rendere fruibile questo valoroso patrimonio culturale.

Il circolo di Valmelaina ha dovuto cambiare sede e non potendo più ospitare la libreria, l’ha consegnata al Circolo Cinecittà Quadraro di Roma che l’ha inserita nella Biblioteca Franco Iachini e ha organizzato il 7 giugno una inaugurazione. Si è voluto così cogliere l’occasione per una riflessione sull’azione politica di Bianca. Quando verrà effettuata con criteri scientifici la catalogazione si è convenuto che il gruppo antifascismo organizzerà un seminario nazionale per ragionare, partendo dai suoi libri, del pensiero di Bianca.

Intanto un primo momento di riflessione lo abbiamo voluto fare subito

Giovanni Ammendola, che insieme a Bianca e a Tina Costa è stato l’animatore del Gruppo memoria e antifascismo della Federazione Romana ha illustrato il modo di operare; non solo seminari, corsi di formazione, ricerche e produzione di opuscoli, ma anche pannelli e mostre da esporre durante le Feste o le iniziative politiche.

Alba Vastano che ha voluto testimoniare l’importanza anche personale del suo incontro con Bianca ha citato le centinaia di attività promosse dalla Biblioteca popolare: presentazioni di libri, convegni, attività culturali di livello con relatori autorevoli, anche se non si è riusciti a determinare un coinvolgimento popolare significativo.

Michela Becchis dello stesso circolo e vicina di casa, quindi frequentatrice della biblioteca ha raccontato le tante discussioni non solo politiche. La capacità di Bianca di entusiasmare soprattutto i giovani e i giovanissimi. In Bianca cultura e politica viaggiavano insieme e questo si manifestava soprattutto nella la passione per la narrativa.

Fabrizio De Sanctis, della Segreteria nazionale, dell’Anpi ha ricordato il ruolo di Bianca come dirigente Anpi di Roma, l’intransigenza delle sue battaglie in particolare quella contro la Guerra in Afganistan. Frutto di una consapevolezza che nasceva dalla definizione maturata nello studio del Corso sugli avversari di Togliatti, cioè sul fascismo come movimento reazionario di massa organizzato dalla fazione più conservatrice del capitale finanziario che produce a alimenta la guerra. I Fascismi si riproducono fino a che non ci saremo liberati del modo di produzione capitalistico.

Rita Scapinelli della Segreteria nazionale e responsabile antifascismo ha concluso ribadendo il nostro impegno a continuare sulla strada tracciata contrastando le scelte reazionarie di questo governo a partire dalle riforme istituzionali e dal recente decreto 1660, Paura. Occorre riuscire a rendere più consapevole la popolazione dei rischi che sta correndo la democrazia. Il successo della pubblicazione del libro sulla Dodicesima disposizione con decine di presentazioni in tutta Italia ci dicono che è possibile.

Una bottiglia di spumante rosso stappatasi da sola sul tavolo degli oratori ci ha ricordato a tutti l’urgenza degli impegni della giornata: ultime ore per i referendum e la manifestazione contro il genocidio a Gaza.

Forse ce lo zampino di Bianca. Bisogna studiare, informarsi ma quando è il momento di agire non si deve perdere tempo e si fa quello che va fatto non quello che ci piace.

A tutti è però piaciuto il ritratto che le ha fatto Stefano Salvi immaginando Bianca da ragazzina che legge l’Ordine Due Due Sette: ”Non un passo indietro” con lo stesso sguardo entusiasta col quale leggeva i libri di Salgari, le avventure dei tigrotti di Mompracen e di Sandokan.

*Segretario del Circolo L. Longo, Cinecittà / Quadraro

 


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