Presidio contro il pronto Soccorso a pagamento a Zingonia. Locatelli-Macario: “No all’affarismo in sanità”

Presidio contro il pronto Soccorso a pagamento a Zingonia. Locatelli-Macario: “No all’affarismo in sanità”

Si è tenuto davanti al Policlinico San Marco di Zingonia (Bg) il presidio di protesta contro l’apertura di un pronto soccorso a pagamento organizzato da Rifondazione Comunista-Unione Popolare a cui hanno partecipato un centinaio di attivisti e attivi-ste del Partito e di associazioni varie tra cui quelle che fanno riferimento al Coordinamento regionale per il diritto alla salute. Presenti tra gli altri Ezio Locatelli, della segreteria nazionale di Rifondazione Comunista, già Consigliere Regionale e Deputato Nazionale, nonché Franco Macario, segretario provinciale di Bergamo per lo stesso Partito. Nel corso del presidio Locatelli e Macario hanno preso la parola al microfono allestito per illustrare le ragioni del presidio: ”ci sono state in questi giorni diverse prese di posizione critiche contro l’istituzione di quello che consideriamo un vero e proprio obbrobrio: il pronto soccorso a pagamento. Bene che ci siano state. Ma a queste critiche devono seguire azioni di protesta contro una scelta che calpesta un diritto costituzionalmente garantito. Diritto da garantire a tutti, a ricchi e poveri, a chi ha disponibilità economiche e a chi non le ha. Qui si introduce una disparità inaccettabile frutto di una organizzazione della sanità che ha favorito in tutti i modi la sanità privata”.

Ed ancora:” la sanità nell’acro degli ultimi dieci anni ha subito tagli per 37 miliardi di euro, tagli che sono stati una formidabile spinta alle privatizzazioni. Bisogna dire basta a questo scempio che permette ai privati di fare affari sulla pelle dei cittadini” Chiediamo la reinternalizzazione di strutture, personale, servizi nel pubblico. Chiediamo la copertura delle carenze di organico nel pubblico con l’assunzione a tempo indeterminato di 70 mila operatori tra medici, infermieri, operatori socio sanitari”. Il presidio si è svolto pacificamente esponendo cartelli, facendo volantinaggio e facendo speacheraggio  davanti all’entrata dell’ospedale.

Ufficio stampa Prc-Se Bergamo

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