Acerbo (Prc-UP): oggi troppi centri commerciali aperti. ci vorrebbe un referendum per abolire liberalizzazione selvaggia

Acerbo (Prc-UP): oggi troppi centri commerciali aperti. ci vorrebbe un referendum per abolire liberalizzazione selvaggia

Anche in questo ferragosto si conferma l’ipersfruttamento di lavoratrici e lavoratori della grande distribuzione e del commercio. In Italia i centri commerciali rimangono aperti in tutte le domeniche e le festività, compresi 25 aprile, Primo Maggio e anche a Ferragosto. Supermercati e ipermercati non sono servizi essenziali da garantire come sanità. trasporti o pubblica sicurezza. Fino alla sciagurata liberalizzazione selvaggia del commercio votata nel 2012 da centrodestra e centrosinistra con il governo Monti le aperture erano regolate da regioni e comuni con la consultazione delle organizzazioni di categoria del commercio e i sindacati. La liberalizzazione ha favorito la grande distribuzione ai danni degli esercizi di vicinato e costringe lavoratrici e lavoratori a rinunciare a condividere con i propri cari le festività. Alla faccia della retorica sulla famiglia tradizionale!  
Non è vero che non si poteva fare altrimenti. Nella maggioranza dei paesi europei le aperture del commercio continuano a essere limitate e regolate. 
Come Rifondazione e come Unione Popolare, mentre raccogliamo firme per un vero salario minimo orario di 10 euro indicizzato torniamo a chiedere l’abolizione della liberalizzazione del commercio. Anche il tempo libero è un diritto, non può diventare un privilegio. Invitiamo a boicottare le catene della distribuzione che anche oggi resteranno aperte. Anni fa in qualità di consigliere regionale proposi che i consigli regionali promuovessero un referendum abrogativo, ma purtroppo non raggiungemmo il numero di 5 regioni necessario. Credo che il quesito vada riproposto in un pacchetto referendario su cui come Unione Popolare, associazioni e organizzazioni sindacali si potrebbe convergere per ribaltare la deriva neoliberista del nostro paese.
 
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Coordinamento Unione Popolare

 

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