Firenze, Commissione Onu accoglie il ricorso di una famiglia sotto sfratto, ma anche oggi il Comune non si presenta!

Firenze, Commissione Onu accoglie il ricorso di una famiglia sotto sfratto, ma anche oggi il Comune non si presenta!

Monica Sgherri*

Oggi l’ufficiale giudiziario ha concesso l’ultima proroga alla famiglia equadoregna composta da padre, madre e 3 figli minori. Dopo l’arrivo della comunicazione Onu che chiedeva la sospensione dello sfratto come misura cautelare in assenza di alloggio alternativo, la rete antisfratto fiorentina, con la collaborazione di Unione Inquilini, si era assicurata che questa comunicazione arrivasse a Sindaco, Ufficiale giudiziario e Prefetto di Firenze. Grazie all’intervento del nostro consigliere Dmitrj Palagi erano riusciti ad incontrare l’assessore alla casa. Insomma giornate febbrili per informare tutti, chiedere il rinvio e una soluzione alloggiativa. Oggi sorge il dubbio che determinante per il rinvio dell’esecuzione dello sfatto sia stata la presenza di un bel gruppetto di militanti a difesa del diritto alla casa della famiglia. Inutile dire che nessun rappresentante dell’amministrazione comunale si è presentato.

Il governo di centro destra azzera il fondo per il contributo affitto e morosità incolpevole, e abbandona “in mezzo alla strada” le famiglie più fragili e povere ma il centro sinistra per ora non mostra maggiore attenzione visto la totale assenza oggi dell’amministrazione comunale nonostante che l’assessore fosse stata  ben informata e sollecitata.

Siamo davanti a un caso esemplare di una famiglia caduta in estrema povertà causa la perdita del lavoro a seguito della pandemia Covid. Ora entrambi hanno ritrovato una occupazione presso una ditta di pulizie per 25 ore settimanali cadauno, ma devono lavorare insieme perché lei dopo un incidente è rimasta colpita a una gamba e il compagno, lavorando insieme, supplisce alle sue difficoltà. Una situazione delicata, estremamente fragile ma che è ripartita all’unica condizione di un alloggio per mantenere unito il nucleo familiare. La divisione della famiglia comporterebbe la perdita del lavoro per lei, e per loro la perdita dell’autonomia economica!

Il consigliere Dmitrj Palagi d Firenze città aperta ha garantito la presentazione di una interrogazione urgente per mantenere viva l’attenzione da parte del Comune.

L’assenza oggi di un intervento dell’amministrazione comunale è inquietante e certo non è certo di buon auspicio la sordità alla comunicazione dell’ONU che sottolinea il rischio di violazione dei diritti umani. Per i militanti della Rete Antisfratto Fiorentina la mobilitazione continua fino al 18 febbraio.

*responsabile PRC diritto alla casa-diritto all’abitare

 

Sulla vicenda volentieri pubblichiamo l’articolo di Stefania Valbonesi

Firenze – Commissione Onu accoglie il ricorso di una famiglia sotto sfratto

E’ la stessa Onu a venire in aiuto alla tutela del diritto alla casa, ma il dibattito non è pacifico per niente. Dopo i casi di Roma, in cui un gruppo di attivisti organizzato dall’antropologo e ricercatore all’Università di Leicester Stefano Portelli ha cominciato a inoltrare all’Alto Commissariato Onu per i Diritti Umani (come dà notizia l’Agenzia Dire), delle comunicazioni individuali tese a sospendere gli sfratti per le famiglie in morosità incolpevole, anche da Firenze i movimenti antisfratto, fra cui la Rete Antisfratto Fiorentina, in cui si trovano varie associazioni per la tutela del diritto all’abitare oltre al Movimento di Lotta per la Casa, hanno avanzato simili ricorsi. Del resto, l’Italia ha sottoscritto nell’ormai lontano 1976, il Patto Internazionale Onu per i Diritti Economici, Sociali e Culturali, che reca, all’art. 11, fra i requisiti per un’esistenza dignitosa, anche il diritto alla Casa. Inoltre, grazie al Protocollo aggiuntivo, la Commissione di Vigilanza può ricevere comunicazioni individuali e, all’art. 5 di tale Protocollo, si prevede che, qualora si rilevi un rischio di lesione del diritto, si possa chiedere una sospensione temporanea dell’esecuzione, intervenendo così nel procedimento giudiziario e richiedendo allo Stato parte di prendere misure per evitare danni irreparabili. Da segnalare tuttavia che l’Avvocatura di Stato, messa alla prova nei casi romani, non ha accolto la possibilità che dall’Onu possa giungere un intervento nei procedimenti italiani di sfratto.

Tornando a Firenze, la comunicazione individuale accolta dalla Commissione Onu riguarda una famiglia originaria dell’America Latina, che giace nella posizione ormai tragicamente comune a tante famiglie, straniere e italiane senza distinzione.  Si tratta di una famiglia con tre figli minori. La pandemia ha ridotto drasticamente il reddito famigliare per questo nucleo, dapprima riducendo le ore lavorate, che poi per il padre si è trasformato in licenziamento. Inevitabile la caduta in morosità senza riuscire a venirne fuori; lo sfratto è diventato così altrettanto  inevitabile. La madre ha richiesto l’inserimento nella graduatoria per l’emergenza abitativa, oltre alla possibilità di ottenere il contributo per la morosità incolpevole. Procedimenti, dicono dalla Rete Antisfratto, ancora in corso. L’accesso avvenuto nello scorso autunno ha visto la proprietà concedere una proroga fino al 18 gennaio, termine ormai alle porte senza soluzioni in vista. L’accoglimento della comunicazione individuale da parte della Commissione Onu porterà la Rete a sollecitare concretamente una soluzione alloggiativa per questa famiglia. Sebbene “una sia pur breve proroga si renderà necessaria”, conclude Sandro Targetti, della Rete Antisfratto.


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