Il saluto di Rifondazione all’Assemblea generale dei Giuristi Democratici

Alla Presidenza dell’Assemblea generale G.D.

 

Gentili compagne e cari compagni,

è con grande riconoscenza per il lavoro svolto che inviamo, anche a nome del Segretario nazionale, il saluto alle e ai partecipanti della Assemblea generale G.D.. Vorremmo, in primis, ricordare due importanti esponenti della Nostra associazione scomparsi dall’ultima assise di Palermo: Claudia Piccolillo e Gianni Ferrara.

L’associazione con lo sforzo scientifico-militante di questi due e di altri ha costruito sul livello centrale e sui territori una credibilità consolidata che pone i G.D. tra le più significative realtà giuridiche progressiste in Italia.

Merito indiscusso è far dialogare tra loro senza corporativismi interpreti delle varie branche del diritto tenendo come orizzonte e paradigma ermeneutico la Costituzione e la Convenzione EDU.

Ma che significa oggi essere giuriste democratiche o giuristi democratici?

Lottare contro lo stato di cose presenti attraverso il diritto e la giurisdizione contro il patriarcato, contro la riduzione del diritto sui luoghi di lavoro, contro la repressione greve del dissenso, contro l’attacco all’elementare difesa della vita in mare, contro le manomissioni della forma di Stato e della forma di Governo.

Viviamo tempi difficili nei quali nemmeno la messa al bando della guerra lanciata da Paolo VI all’Assemblea generale dell’ONU del 1965 sembra accettata. E, oggi, le parole “cadano le armi per la Pace totale” non sembrano ripetibili da altro Capo di Stato che non sia un nuovo Papa.

Viviamo in tempi quasi impossibili per operatori del diritto immersi tra la codificazione e l’applicazione di un diritto feroce che trova un effetto collaterale avere 77 morti suicidi in galera e le concioni di chi, da conferenziere, si dichiarava contrario all’ergastolo e, addirittura, ispirato dal grande Giuliano Vassalli nella riforma del codice penale, mentre, da ministro, vota per la perpetuazione dell’ergastolo ostativo e deturpa il diritto di riunione con la scusa dei raduni  musicali.

Ci salverà, forse, la Consulta dalle norme peggiori, dopo che tanti di voi avranno attivato i migliori giudici a quibus, ma nemmeno questi giudici potranno resistere al vento gelato della legalità senza Costituzione se non c’è una campagna di massa.

C’è bisogno, tanto bisogno, di generosità nel testimoniare e affermare con tutti i mezzi la giustizia nel diritto e la fraternità nella società.

Noi saremo con Voi. Buon lavoro al nuovo esecutivo e alle splendide Sezioni territoriali.

Giovanni Russo Spena  responsabile nazionale Democrazia e Diritti PRC/SE

Gianluca Schiavon responsabile nazionale Giustizia PRC/SE

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