Chiunque può ritrovarsi rifugiato – rispetto e azioni umanitarie per tutte/i!

Chiunque può ritrovarsi rifugiato – rispetto e azioni umanitarie per tutte/i!

Olga Athaniti  e Stefano Galieni*

La guerra in Ucraina continua ancora- circa 3 milioni di persone (1,4 milioni di loro sono bambini) hanno attualmente lasciato la loro patria, mentre carovane di persone al confine con la Polonia e gli altri Stati vicini dell’Ucraina  crescono ogni giorno.

Ciò che sta realmente accadendo in Ucraina è un’invasione della Russia, in violazione di qualsiasi nozione di diritto internazionale, un intervento imperialista, come quelli effettuati dalla NATO o da altre grandi potenze negli ultimi anni in tutto il mondo, con conseguente perdita di vite umane, distruzione di interi paesi, creazione di enormi ondate di popolazioni di rifugiati.

Gli ucraini stanno vivendo oggi lo stesso amaro destino di milioni di altri, da così tanti anni, stanno lottando per salvare le loro vite e le vite dei loro figli.

La situazione che stiamo affrontando, non lascia spazio all’apatia: abbiamo bisogno, prima di tutto, di un forte movimento contro la guerra, ampio, dinamico e unito, per porre fine alla guerra. Un movimento per la pace simile a quelli degli anni Settanta, Ottanta e oltre, che avevano svolto un ruolo decisivo per giungere al cessate il fuoco. Dobbiamo anche fare uno sforzo congiunto per combattere le cause che portano alle guerre.

Il Partito della Sinistra Europea, in ogni Stato membro dell’UE, mobilita le sue forze, in collaborazione con le organizzazioni sociali e di base sul campo, in modo da ricevere, informare, trasportare, accogliere e rispondere ai bisogni fondamentali delle nuove ondate di rifugiati e per garantire l’inclusione dei bambini nell’istruzione.

Allo stesso tempo, esorta i governi degli Stati membri dell’UE a cancellare l’inaccettabile New pact on migration and asylum  e a riconoscere la necessità di creare corridoi legali e sicuri, nonché un serio piano di ricollocazione per tutti i rifugiati.

Il Partito della Sinistra Europea condanna in maniera netta il tentativo di discriminazione tra persone sradicate dagli orrori della guerra, le politiche di criminalizzazione del soccorso in mare, l’incapacità di affrontare decine di accuse rispetto alle deportazioni illegali di rifugiati, la chiusura delle frontiere tra gli Stati membri dell’UE, la militarizzazione dell’Europa contro tanti esseri umani disperati.

L’applicazione del diritto internazionale non può in nessun caso essere selettiva, né possono esserlo la sensibilità e l’umanità. La tragedia in corso del popolo ucraino lo rende chiaro: chiunque può ritrovarsi nelle condizioni di rifugiato quando i giochi e le scelte geopolitiche demoliscono ogni possibilità di coesistenza pacifica.

Chiediamo e abbiamo urgente bisogno di rispetto e di interventi umanitari per tutti coloro che ne hanno bisogno, per tutte le persone che rischiano la vita e che sono costrette a fuggire.

*Coordinatori del WG Migration, del Partito della Sinistra Europea

 


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