SALVINI DA’ I NUMERI ANCHE SUGLI SFRATTI. BASTA CON LA DEMAGOGIA

SALVINI DA’ I NUMERI ANCHE SUGLI SFRATTI. BASTA CON LA DEMAGOGIA

Nella giornata di ieri Salvini sui suoi social ha lanciato un’offensiva contro il blocco degli sfratti dando ovviamente i numeri.
Il leader della Lega ci ha comunicato che “è necessario e urgente onorare la proprietà privata e restituire i diritti a 4 milioni di piccoli proprietari immobiliari, che non incassano affitti da tempo e ci pagano pure le tasse”.
Secondo Salvini dunque sarebbero 4 milioni i piccoli proprietari in attesa di sfrattare inquilini morosi.
E’ indicativo dello stile che gli ha meritato l’appellativo di “cazzaro verde” che l’ex-ministro degli Interni non conosca i dati che fornisce proprio il ministero che ha guidato nelle pause tra i cocktail e i selfie.
4 milioni sono tutti gli appartamenti in affitto in Italia. Secondo i dati del ministero le sentenze di sfratto sono circa 50.000 di cui il 90% per morosità.
Assodato che il leader della Lega si conferma un “cazzaro” facciamo presente che si ritrovano in una situazione di morosità incolpevole tante persone e famiglie che a causa del covid sono rimaste prive di occupazione o impossibilitate a lavorare.
Come si fa ad affrontare le emergenze sociali se ci sono politicanti che sparano numeri a vanvera senza conoscere la realtà? O, peggio ancora, che si nascondono dietro il paravento dei “piccoli proprietari” per difendere la grande proprietà immobiliare e speculativa che ha stravolto le nostre città.
Non viene in mente al leader della Lega che questo paese ha la più bassa percentuale di case popolari d’Europa?
I soldi ci sono, lo abbiamo sempre ripetuto con forza. Rifondazione Comunista propone un piano straordinario casa per immettere un numero di alloggi adeguato al bisogno, a partire dal recupero di tutto il patrimonio, a qualunque titolo pubblico, compatibile con la residenza, dismesso e abbandonato da anni. Tanti piccoli cantieri anche in autocostruzione a scomputo dell’affitto per il recupero e consegna degli appartamenti in tempi breve e certi a chi da anni é in graduatoria.
Nel caso vero di piccola proprietà va liberato l’appartamento garantendo il passaggio da casa a casa anche con la requisizione di alloggi pubblici (fino alla fine del secolo scorso la requisizione per pubblica utilità é stato uno strumento di governo dell’emergenza casa!)
Cancellare l’IMU sulle case popolari gestite dalle società regionali e dei Comuni e destinare i fondi al recupero immediato dei circa 70.000 alloggi sfitti in attesa da anni di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Prevedere per legge un finanziamento fisso e regolare dell’edilizia residenziale pubblica (quota sull’IMU per tassa di solidarietà?), agevolare e incentivare il ritorno degli alloggi a B&B a residenza stabile, per far emergere l’evasione fiscale sugli “alloggi vuoti” e relativa tassazione, rifinanziamento fondo contributo affitto per agevolare la residenzializzazione delle zone centrali delle città.
Il Recovery Plan apre spazi e finanziamenti proprio per il recupero degli immobili vuoti e dobbiamo imporre che gran parte siano destinati ad immobili pubblici per il loro recupero a fini residenziali sia per l’edilizia popolare, social housing e studentato.
I piccoli proprietari vanno difesi ma a pagarne i costi non possono essere le famiglie che hanno perso il lavoro. Ma questo anche Salvini lo sa, lui difende la grande proprietà immobiliare speculativa e si vergogna di farlo apertamente!

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Monica Sgherri, responsabile casa
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea



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