In ricordo di Giorgio D’Alessandro

Raffaele Tecce*

È morto stamattina, 30 novembre 2020, il nostro compagno di Napoli Giorgio D’ Alessandro, stroncato da un infarto a 69 anni, dopo una vita di lotte, impegno politico e grande generosità umana.

Giorgio era il fratello maggiore del compianto Tonino D’ Alessandro ex segretario della Federazione napoletana e componente della Direzione nazionale del PRC – SE, la cui vita ebbe fine poco più di tre anni fa e di cui Giorgio fu sempre un riferimento politico ed umano.

Sento un dolore immenso per questa gravissima perdita: ho incontrato Giorgio nel 1971, nelle riunioni che tenevamo al cento di iniziativa politica del Manifesto a Napoli, a via Pessina 56, dove esprimeva la sua intelligenza politica e volontà di lotta, a partire dalle iniziative per il lavoro e per i diritti dei più deboli, forte dell’esperienza popolare nel suo quartiere di Pianura.

Negli anni successivi fu assunto come operaio alla Remington rand e si impegnò nelle lotte contro la successiva chiusura conducendo una dura battaglia sindacale con la CGIL.

Negli anni seguenti, ormai in cassa integrazione, si impegnò maggiormente nell’ attività politica del PdUP per il Comunismo, in zona flegrea, fino alla confluenza nel PCI nel 1985. Divenne presto, segretario della zona flegrea del PCI, sempre con un impegno volontario ed appassionato.

Dopo lo scioglimento del PCI nel febbraio del 1991 fu uno dei fondatori della sede napoletana del Movimento per la Rifondazione Comunista e negli anni ne divenne prima responsabile dell’organizzazione e poi tesoriere.

Circa 20 anni fa ebbe un ictus che ne limitò la mobilità ma non interruppe il suo lucido impegno politico e la sua appassionata vita familiare con la moglie Maria, il figlio Fulvio, e tutta la sua famiglia.

Negli ultimi anni ha sempre continuato ad essere presente nei momenti significativi della vita politica di Rifondazione Comunista a Napoli e di dare il Suo contributo di esperienza e di idee.

Ho perso, ed abbiamo perso, un compagno ed un amico.

Caro Giorgio mi hai insegnato tanto, con la tua esperienza di lotta e la tua capacità di previsione politica, insieme al grande affetto che mi hai sempre espresso e che io ti ho sempre ricambiato per come sono stato capace.

Bisognerà riflettere collettivamente, nei prossimi mesi, finite le limitazioni imposte dalla pandemia, di come la sinistra comunista dopo gli anni del 1968/69 ha vissuto ed è cresciuta grazie a decine di migliaia di compagne/i, di quadri, che volontariamente con la loro militanza hanno dato un significato tangibile ad un nuovo modo di fare   politica, senza protagonismo, con umiltà ed assumendo l’ orizzonte che il personale è politico. Giorgio è stato uno di queste migliaia di compagne/i, forse fra i migliori.

Sono vicino con affetto e dolore in questo momento, insieme al Segretario nazionale Acerbo ed a tutta la Direzione nazionale del PRC- SE, alla moglie Maria, al figlio Fulvio, all’ amata cognata Emilia, a tutte e tutti i fratelli, i parenti e gli amici e compagni di Giorgio.

Non ti dimenticheremo mai, caro Giorgio

*Direzione Nazionale PRC – SE

Napoli 30 novembre 2020

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