Per Rossana

Per Rossana

Giovanni Russo Spena

Con la morte di Rossana (e, prima, di Luigi, Lucio. Valentino, Silvano) si chiude il ciclo più importante della mia vita. Quello delle riunioni alla Salita del Grillo, che sono state uno straordinario laboratorio. Altre ed altri hanno scritto di Rossana. Io vorrei solo ricordare due aspetti, politici ma anche personali. Rossana era per me la marxista rigorosa e non accademica ma anche, nelle stesse ore, la piacevole compagna di una passeggiate in spiaggia a Rimini o a Riccione, durante un congresso o una conferenza programmatica del Pdup. Un fascino straordinario, a cui guardavo con riverente affetto. Rossana è stata una comunista ereticamente rigorosa (non è un ossimoro)ma anche una straordinaria  ed innovatrice garantista. La ricordo quando la aiutammo a fondare l’associazione Antigone. E ricordo lo squallore dello “scandalo” contro di lei quando parlò delle BR come “album di famiglia”. Fece crollare comodi tabù. Un giorno, alla fine degli anni ’80, dopo un’aspra discussione con compagni che ci accusavano di eccesso di garantismo, quando la riaccompagnai mi disse, un po’ delusa ma pensosa e determinata:”non te la prendere Giovannino. Essere comunista e insieme garantista è un percorso raro”. Lo so bene. Mi hai insegnato tanto, cara Rossana. Come Rosa amavi il rigore degli studi , il sacrificio anche estremo della militanza comunista; ma amavi anche il canto della cinciallegra.

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