Proroga sospensione degli sfratti a dicembre 2020, una boccata d’ossigeno.

Proroga sospensione degli sfratti a dicembre 2020, una boccata d’ossigeno.

 

Non basta: utilizzare questi mesi per costruire le soluzioni per l’uscita dall’emergenza cronica del bisogno casa

Monica Sgherri*

l decreto rilancio ha prorogato la sospensione degli sfratti per appartamenti residenziali ma anche per artigiani e commercianti. Un emendamento presentato da Fassina di Leu è stato accolto, votato e passato.

Meno male.  Non possiamo che esserne contenti. Nel paese molte le iniziative che chiedevano la sospensione degli sfratti, denunciando che la prima sospensione limitata al 30 giugno non era assolutamente sufficiente.

La crisi economica apertasi con il Covid 19 sarà ben più lunga della progressiva riapertura e ripartenza, l’impoverimento generalizzato, la perdita e la mancanza di lavoro saranno le caratteristiche anche del prossimo 2021. Proprio perché la perdita del salario non si trasformi automaticamente in perdita della casa determinava la richiesta di sospensione degli sfratti.

Dall’appello promosso da Unione Inquilini e link Coordinamento Universitario, Rete della Conoscenza,  Collettivo Pensare Urbano, firmato da tantissime persone, organizzazioni e associazioni (tra cui il fondatore di Libera, numerosi esponenti degli enti locali, organizzazioni sindacali e realtà politiche); al quale avevamo aderito con convinzione, alla campagna che abbiamo promosso con la collaborazione di Rete città in comune di presentazione di ordini del giorno in comuni, province regione con I principali punti programmatici per fronteggiare l’emergenza abitativa.

E, lo vogliamo ricordare, il consiglio regionale della Toscana ha approvato un ordine del giorno, presentato da Tommaso Fattori e Paolo Sarti che chiede, insieme a un piano straordinario di incremento di edilizia pubblica a consumo zero di suolo (riconversione patrimonio pubblico dismesso e abbandonato da anni)   dove appunto si impegnava la giunta in sede di conferenza Stato Regioni a chiedere la proroga della sospensione degli sfratti a tutto il 2021.

L’approvazione dell’emendamento ci dice che anche in Parlamento si sta facendo strada la consapevolezza delle conseguenze economiche della crisi su una ampia fascia di famiglie a rischio di povertà e di insolvenza. Un passo concreto a favore di migliaia di famiglie che oggi vivevano l’incubo della perdita della casa, anche se questo incubo per ora è stato solo rimandato. Ma noi sosteniamo con forza la sospensione degli sfratti a tutto il 2021 proprio per dare il tempo necessario di costruire soluzioni concrete che esistono e sono praticabili e che abbiamo già indicato.

La reazione di netta contrarietà anche della rappresentanza dei proprietari immobiliari ci dimostra invece quanto la rendita finanziaria ed immobiliare non si fermi davanti a nulla. E già é presente il fenomeno di speculatori che approfittano della crisi per far man bassa di appartamenti a prezzo ridotto. E infatti, laddove nelle città turistiche i b&b non garantiscono più un reddito ne per questo anno né per gli immediati succcessivi, si stanno presentando investitori, o meglio speculatori spesso stranieri, che offrono di acquistare per un prezzo drasticamente ridotto!

Bene dunque se la proroga della sospensione degli sfratti ostacolerà questo fenomeno insidioso di svendita del patrimonio immobiliare e suo accaparramento da investitori stranieri.

Quindi non possiamo che essere soddisfatti di questa proroga, un passo avanti importante, una boccata di ossigeno!

Siamo anche convinti che non basterà limitare la sospensione dell’esecuzione degli sfratti al 30 dicembre 2020 per questo continuiamo con la campagna di presentazione negli enti locali dove si chiede la proroga a tutto il 2021.  Ma soprattutto Parlamento e Governo non possono limitare gli interventi a sostegno del diritto alla casa solo alla proroga degli sfratti: finanziamento cospicuo del contributo affitto, accelerazione della manutenzione ordinaria e straordinaria appartamenti ERP vuoti da anni per loro tempestiva consegna a famiglie in graduatoria e, non ultimo,  piano straordinario di incremento del patrimonio residenziale pubblico senza consumo di suolo, con la riconversione del patrimonio pubblico dismesso da anni e compatibile con la residenza a patrimonio ERP

*Responsabile casa e diritto all’abitare

 

 

 

 

 

 


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