Rifondazione Comunista: Regolarizzare tutte le donne e gli uomini migranti presenti in Italia, senza se e senza ma

Rifondazione Comunista: Regolarizzare tutte le donne e gli uomini migranti presenti in Italia, senza se e senza ma

Sono circa 600 mila in Italia le donne e uomini migranti privi di ogni permesso di soggiorno. Persone che non potranno essere rimpatriate, a maggior ragione ora con le frontiere chiuse, che qui vivono e lavorano, la cui emersione, porterebbe anche oltre 4 mld di euro fra entrate fiscali e contributi INPS. Persone che non si possono regolarizzare, in gran parte alla Bossi Fini e ai suoi peggioramenti successivi, non hanno pieno accesso al SSN se non per emergenze nei nei pronto soccorso, non hanno diritto al sostegno necessario in epoca di pandemia. Da tempo, dal governo, emergono timide voci per provvedimenti che riguardano solo “quelli che ci servono”, in particolar modo chi  lavora nell’agricoltura.

Rifondazione Comunista ha aderito alla campagna Sanatoria subito e propone una sanatoria generalizzata da realizzarsi nei tempi dovuti. Come atto urgente, legato anche alla salute pubblica reclama, il diritto di accesso per chiunque ne faccia richiesta al SSN, alle misure di sostegno al reddito, all’iscrizione anagrafica e alla sospensione: di ogni provvedimento di espulsione, delle notifiche dei dinieghi al soggiorno, dell’altrettanto arbitraria detenzione nei CPR. Che si avvii anche in Italia come sta avvenendo in altri contesti europei, un percorso che porti cittadini migranti ed autoctoni a poter vedere esigibili gli stessi fondamentali diritti.
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale, Stefano Galieni, responsabile immigrazione PRC-S.E.

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