Per Giancarlo Aresta

Per Giancarlo Aresta

Imma Barbarossa

La scomparsa di Giancarlo Aresta è un lutto doloroso per la sinistra  comunista. Giancarlo fu inizialmente molto attivo nei movimenti del Sessantotto barese e poi,insieme ai/alle protagonist* di quei movimenti,si iscrisse al PCI,di cui divenne segretario provinciale. Egli poi guidò con passione ed efficacia buona parte del partito comunista barese contro la svolta della Bolognina. La federazione comunista barese fu una delle poche in Italia in cui vinse la mozione congressuale di Pietro Ingrao,che nel titolo faceva riferimento alla ‘rifondazione’comunista. Ricordo vivamente l’introduzione di Giancarlo a un comizio appassionato di Ingrao in un teatro Petruzzelli gremitissimo. Giancarlo era stato uno studente brillantissimo ed era uno studioso di grande qualità,assistente universitario del noto ispanista e poeta Vittorio Bodini,e quindi destinato a una importante carriera universitaria. Ma Giancarlo era un “rivoluzionario di professione”,si dimise per dedicarsi alla politica e al partito.

Con coerenza e passione.Ricordo le riunioni presiedute da Giancarlo: erano cose serie,vissute con passione e con la consapevolezza di costruire percorsi alternativi allo “stato di cose presente”.
Partecipiamo per questo al dolore della famiglia di Giancarlo,in particolare di Alba ed esprimiamo il nostro grande rimpianto per un compagno a cui molti e molte di noi erano davvero affezionat*.

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