
Due avvisi per la sinistra emiliano-romagnola dal voto umbro
Pubblicato il 28 ott 2019
1) Non ha senso per la sinistra fare le ruote di scorta di un Pd che propone politiche liberiste e antipopolari: il risultato insufficiente della lista unitaria di sinistra alleata col Pd umbro sta lì a dimostrarlo.
2) Non ha senso moltiplicare liste a sinistra del Pd facendo la gara a chi è più comunista con il risultato di presentare agli elettori incomprensibili divisioni.In Umbria Rifondazione Comunista, prendendo atto della desolante situazione, non era presente alle elezioni regionali. In Emilia-Romagna Rifondazione Comunista partecipa da cinque anni all’esperienza de L’Altra Emilia-Romagna con cui siamo all’opposizione delle politiche con cui Bonaccini ha mercificato sanità, ambiente e territorio e si è messo all’inseguimento della Lega con un pericolosissimo progetto di autonomia regionale.
Lo abbiamo detto nei mesi e nelle settimane precedenti e lo ribadiamo oggi alla luce del voto umbro: in vista delle elezioni regionali del 26 gennaio 2020 invitiamo a un ripensamento sia chi, come Potere al Popolo, pensa ad una presentazione solitaria, sia chi come Sinistra Italiana e le forze della sinistra riunite attorno ad Elly Schlein pensano a liste ecologiste con un Pd che per l’Emilia-Romagna prevede progetti autostradali nemici dell’ambiente.
Rifondazione Comunista lavora alla ripresentazione de L’Altra Emilia-Romagna come casa della sinistra autonoma e alternativa agli altri poli politici, e invita nuovamente tutte le forze della sinistra ad aderirvi per presentare alle elezioni regionali una sola lista della sinistra.
*Segretario regionale PRC Emilia-Romagna
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