Sanità: avevamo ragione su regalo alle cliniche, tavolo monitoraggio costringe Regione Abruzzo a ritirata, Inquietante silenzio delle pseudo-opposizioni in Consiglio

Lo scorso 3 agosto con una conferenza stampa come Rifondazione Comunista avevamo gridato allo scandalo per la delibera 348 approvata alla chetichella dalla giunta regionale dell’Abruzzo il 18 giugno che smantellava regole e controlli per la sanità privata.
Denunciavamo il fatto che una delibera così importante venisse approvata dalla Giunta senza darne notizia e spiegarla alla cittadinanza, senza discuterla in commissione, senza concertazione con sindacati.
Denunciavamo anche l’omertà delle pseudo-opposizioni in Consiglio Regionale che hanno colpevolmente taciuto sulla delibera forse per non inimicarsi la sanità privata. M5S non se ne sarà accorto per incompetenza, ma il PD?
Tutto quanto avevamo affermato nel merito della delibera è stato confermato dal Tavolo di monitoraggio del Ministero che nella seduta del 30 luglio – allora non avevamo il testo – ha picchiato duro sulla delibera 348 proprio rilevando gli elementi che avevano indignato noi di Rifondazione Comunista.
E ieri la giunta regionale e l’assessore Verì hanno dovuto fare retromarcia eliminando le norme a favore delle cliniche approvate a giugno.
Non possiamo che esprimere preoccupazione per il fatto che nella regione che fu segnata dallo scandalo di Sanitopoli continui a regnare la mancanza di trasparenza, di dibattito pubblico, la complicità trasversale con i privati.
Rimane una considerazione politica: il primo atto significativo della giunta a maggioranza leghista con presidente di Fratelli d’Italia è stato un regalo alla sanità privata.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

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