Padova: solidarietà ai nostri compagni denunciati per lotta contro aumento affitti case popolari. Siamo la sinistra che nelle periferie lotta

Padova: solidarietà ai nostri compagni denunciati per lotta contro aumento affitti case popolari. Siamo la sinistra che nelle periferie lotta

Pugno duro per chi sostiene la lotta degli inquilini delle case popolari

Denunciati i segretari regionale e provinciale di Rifondazione e un compagno Adl Cobas: Per noi sono medaglie al valore civile 

 Aumenti spropositati dei canoni di locazione  degli alloggi di edilizia popolare che metteranno a rischio di morosità gli anziani che vivono con la pensione minima.  Questo prevede la legge regionale della giunta leghista veneta del secessionista Zaia.

Contro questi aumenti scellerati, contestando con fermezza il criterio del libero mercato anche per questi alloggi costruiti all’epoca con il prelievo nella busta paga dei lavoratori dipendenti (fondi gescal) ha sfilato un corteo di protesta.

Una rivolta pacifica e decisa contro questi provvedimenti iniqui che butteranno nella disperazione inquilini con i redditi più bassi  – e sia chiaro che se ci sono dei cosiddetti “furbetti” la soluzione non è con nel rincaro generalizzato ma nell’applicare gli strumenti che esistono per combattere  e punire l’evasione fiscale – che ha avuto come unica risposta la denuncia dei 3 promotori del corteo iI segretario regionale del veneto Paolo Benvegnù e il segretario provinciale Giuseppe Palomba di di Rifondazione Comunista e un compagno dell’ADL Cobas.

Di fronte a un corteo pacifico con alla testa un inquilino in sedia a rotelle, di cui le autorità erano state informate, e che non ha neanche creato problemi al traffico veicolare,  le denunce sono una risposta autoritaria e un chiaro tentativo di restrizione delle libertà che dà l’idea di quale insofferenza per la protesta sociale caratterizzi la Lega.

Sul diritto alla casa è in atto da anni, con una sostanziale omogeneità di scelte tra governi regionali di  centro destra e centro sinistra una controriforma devastante. A un bisogno crescente, frutto della crisi economica che principalmente ha colpito il lavoro, nessuna risorsa economica significativa è stata investita e le amministrazioni locali hanno governato questa drammatica questione sociale restringendo la platea degli aventi diritto (prima i nostri poi si vedrà) e precarizzando l’abitare negli alloggi popolari soggetti a rincari esosi come quello che si è verificato in Veneto.

Ringraziamo i compagni denunciati che non si lasciano intimidire da questi provvedimenti autoritari per la determinazione con cui stanno promuovendo la sacrosanta protesta degli inquilini Ater colpiti da questi scellerati aumenti di canone. Come hanno dichiarato: per noi denunce come queste sono medaglie al valore. Noi non finiamo sotto inchiesta per corruzione o per incitamento all’odio razziale ma per la pratica concreta dei principi costituzionali e la solidarietà attiva.

Il diritto alla  casa oggi è una drammatica questione sociale: deve diventare una priorità nell’agenda politica dei governi e delle regioni e questo significa spendere quei soldi che ancor ci sono per il recupero di tutti gli alloggi vuoti e per ampliare il patrimonio immobiliare con l’acquisto di nuovi alloggi, bloccare la svendita del patrimonio Erp  e riassegnarlo immediatamente alle famiglie in graduatoria, varare un piano straordinario di recupero del patrimonio pubblico (comunale, demaniale, militare, ecc.) dismesso da anni e riconvertirlo ad abitazione sociale.

Politiche autoritarie e vessatorie nei confronti dell’inquilinato Ater o delle famiglie in graduatoria in attesa di un alloggio, sgomberi con la forza dell’ordine contro famiglie che davanti alla latitanza delle amministrazioni comunali hanno occupato immobili dismessi sono la vera cartina di tornasole del carattere reazionario di chi li mette in atto!

C’è in Italia una sinistra che non si arrende e nelle periferie lotta. Quella che quasi sempre i media non raccontano. 

 

Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista 

Loredana Marino, responsabile nazionale partito Sociale Rifondazione 

Monica Sgherri, responsabile nazionale diritto all’abitare

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