La violenza degli uomini contro le donne

La violenza degli uomini contro le donne

di Roberta Fantozzi, candidata de La Sinistra nel collegio Centro -
Fatta ubriacare, presa a pugni, violentata mentre era svenuta, con lo stupro ripreso dai cellulari. È un concentrato di violenza quello di cui si sono resi responsabili i due esponenti di Casa Pound di Viterbo, uno dei quali consigliere comunale.
È la violenza degli uomini contro le donne, che si consuma quotidianamente nelle nostre società, ma che non viene mai affrontata per quello che è: un gigantesco problema sociale, le cui radici affondano nei meccanismi del dominio maschile, nel considerare “naturalmente” “cosa propria” i corpi e le vite delle donne. In questo caso i codici della violenza viaggiano intrecciati. Perché non si può non chiedersi quanto quella violenza, che attraversa tutta la società, si intrecci con il codice costitutivo di un’organizzazione neofascista come Casa Pound.
Di Maio e Salvini sono intervenuti sull’accaduto, continuando a dare risposte radicalmente sbagliate. Il primo parlando di “balordi”, il secondo invocando la castrazione chimica. Da una parte la sottovalutazione, dall’altra la risposta affidata alla punizione corporale, alla chimica, in una logica che finisce per annullare la responsabilità della società, la necessità di rimettere in discussione la violenza intrinseca al dominio maschile. Quella che richiederebbe un’educazione alla conoscenza, alla relazione, al rispetto dell’autodeterminazione delle donne.
Intanto Di Maio e Salvini chiudete Casa Pound, e non perché due suoi membri si sono macchiati di una violenza intollerabile, perché il principio di responsabilità individuale va difeso sempre. Ma perché è un’organizzazione neofascista, la violenza è la sua cifra di fondo, e per questo va chiusa.

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