In memoria del compagno Sandro Canestrini

Il Partito della Rifondazione comunista/Sinistra europea esprime il cordoglio collettivo del suo gruppo dirigente per la perdita dell’avv. Sandro Canestrini.
Canestrini è stato, oltre che un raffinato cultore del diritto penale, una toga a servizio del diritto e dei diritti di coloro che ne sono stati esclusi o privati. Lo ricordiamo come partigiano, prima, poi come difensore di parte civile in processi a difesa della comunità distrutta dall’ecatombe del Vajont, delle vittime del nazismo e della mafia a difesa dei lavoratori lesi della nocività industriale.
Vogliamo anche ricordarlo come consigliere provinciale comunista nel suo amato trentino.
Persone come Sandro hanno innovato la storia del diritto penale avvicinando il diritto alla giustizia sociale per questo porge le proprie condoglianze alla famiglia, in particolare al figlio Nicola che segue le orme paterne in materia di diritto penale internazionale e di tutela del diritto alla difesa, al Foro trentino a tutte e tutti i giuristi democratici. 
Gianluca Schiavon, responsabile giustizia PRC – SE
Sandro Canestrini: un nota biografica
 

Ci ha lasciato l’avvocato Sandro Canestrini, una figura importante per la storia della sinistra alternativa italiana.

Nato nel 1922 partecipa alla resistenza durante la seconda guerra mondiale.

Si laurea all’università di Padova con Norberto Bobbio e si iscrive all’ordine degli avvocati di Rovereto nel 1948.

Da allora coniuga l’attività professionale con l’attività politica, consigliere comunale a Rovereto e poi consigliere regionale trentino del PCI e poi consigliere Regionale per la Nuova sinistra sempre a Trento, mentre la stessa lista eleggeva Alex Langer a Bolzano.

Nella sua attività professionale è stato avvocato di parte civile nei processi del Vajont, rimane famosa la sua arringa poi pubblicata con il titolo “Vajont: il genocidio dei poveri”; di Stava, contro la Montedison per le esalazioni mefitiche dello stabilimento di Mori, nel primo maxi processo contro la mafia a Palermo, ma anche la difesa degli studenti e operai negli anni caldi della contestazione di Sociologia a Trento, e sempre come parte civile nel processo contro il boia del campo di concentramento di Bolzano Michael Seifert,

E’ stato un avvocato scomodo anche a sinistra in quanto difese i primi obiettori di coscienza negli anni ’60, ma soprattutto con la coraggiosa e controversa decisione di accettare la difesa dei “terroristi sud tirolesi” nei processi sulle bombe ai tralicci, decisione che lo portò alla rottura con il PCI e all’adesione alla Nuova Sinistra.

In questo, passato alla storia come processo sulla notte dei fuochi, con la sua competenza ed autorevolezza mise in luce gli aspetti oscuri e inquietanti di quella vicenda mai fino in fondo chiarita con le connessioni e le interferenze dei servizi segreti italiani e stranieri in quella stagione di bombe e morti più o meno misteriose.

Insomma, una figura limpida di quella che è la sinistra eterodossa in Italia e che ha saputo vivere con coerenza la sua vita difendendo i diritti dei più deboli anche quando era una scelta controcorrente, per citare una sua intervista “Per me non c’è nessuna differenza tra professione intesa come lavoro e professione intesa come scelta di campo culturale, morale e civile. Molti mi definisconono un moralista, pensando di offendermi. Ma io continuo a nuotare controcorrente.” E’ stato tra i fondatori dell’associazione dei Giuristi Democratici.

Gino Sperandio

una biografia con link e una bella intervista a Sandro Canestrini

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