A Caserta come a Riace, Salvini colpisce ancora. Solidarietà all’Ex-Canapificio

A Caserta come a Riace, Salvini colpisce ancora. Solidarietà all’Ex-Canapificio

 «Sono stati apposti questa mattina i sigilli ai locali del centro sociale Ex Canapificio di Caserta, uno dei più importanti avamposti di democrazia e accoglienza, non solo per migranti. Il centro sociale – dichiarano Stefano Galieni e Maurizio Acerbo, Rifondazione Comunista – Sinistra Europea – da tanti anni opera con il Movimento Migranti e Rifugiati di Caserta, per sottrarre le persone allo sfruttamento dei caporali, contro la criminalità organizzata, per garantire lavoro e giustizia sociale in un territorio martoriato. Ad animarlo compagne e compagni che conosciamo da tanti anni e che hanno conquistato con il lavoro sociale quotidiano il riconoscimento di chiunque nel campo della solidarietà. La motivazione apparentemente del provvedimento – “locali non a norma” – nasconde la stessa volontà punitiva che ha portato il governo a impedire al Comune di Riace di proseguire un’esperienza di accoglienza diffusa riconosciuta a livello internazionale. L’Ex-Canapificio, come Riace, è un’altra eccellenza nel campo della solidarietà che è diventata bersaglio del ministro degli Interni Salvini con la complicità del M5S. Suscita rabbia e indignazione che si colpiscano le realtà virtuose del Mezzogiorno, quelle che con i fatti e i comportamenti concreti rappresentano un’alternativa a una politica corrotta e alla criminalità organizzata. Esprimiamo la più totale solidarietà di Rifondazione Comunista all’Ex Canapificio. Mobilitiamoci per ottenere l’immediata riapertura».

12 marzo 2019


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