Nasce il Comitato “Gaetano Salvemini” della zona Vesuviana

Antonio Bianco*

Ci siamo,

inizia il cammino del Comitato “Gaetano Salvemini” della zona Vesuviana costituito nella casa del popolo di Pollena Trocchia- Sant’Anastasia autonomo ed indipendente da partiti, associazioni o enti ad essi collegati. Comunità democratica, plurale, antifascista, antirazzista, antiliberista, ecologista e radicale. Composto da persone di diversa estrazione sociale, culturale, politica e religiosa, animati dalla volontà di contrastare il progetto di autonomia regionale differenziata siglato, negli ultimi giorni della sua esistenza, dal Governo Gentiloni con le Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Atto di vera secessione dei ricchi che distrugge irreversibilmente l’Unità e la coesione Nazionale, che rompe il patto di solidarietà presente nella Costituzione, unico collante di una comunità che non lascia nessuno indietro.

Non potevamo rimanere inermi e con tale consapevolezza abbiamo iniziato a percorrere questa strada lastricata da mille difficoltà, prima fra tutte la scarsissima conoscenza del progetto “Spacca Italia”. Lo studio e l’approfondimento dell’argomento è parte fondamentale del nostro agire ma non solo, si persegue questa finalità anche con iniziative di carattere sociale, politico e culturale, quali, ad esempio, spettacoli, cene sociali, proposte di delibere, costruzioni di reti con associazioni, comitati e forze affini. L’attacco ferale portato avanti, notte tempo, dalla maggioranza Lega Nord- M5S con il regionalismo a geometria variabile, scippatori di professione, non ammette esitazioni ed impone ai partiti, alle associazioni, a tutti noi, di organizzare uno sciopero generale a difesa dei principi e dei valori della Costituzione, nata dalla lotta partigiana.

Diamo “scacco matto” al frutto avvelenato di una politica intrisa di egoismo e localismo indirizzata contro e non a favore della persona umana. Blocchiamo definitivamente il percorso secessionista, che vorrebbe sancire con legge, la disparità di trattamento, a parità di condizioni, dei cittadini italiani, giustificata dal fatto di risiedere in una Regione con il PIL inferiore rispetto alle altre. Si smentisca la vulgata che i cittadini delle regioni meridionali sono antropologicamente diversi e, per tale motivo non devono usufruire degli identici diritti di quelli del Nord quali, ad esempio, la Sanità, l’Istruzione, l’Ambiente.  Oltre al razzismo contro i “diversi” ora si vorrebbe praticare “l’eutanasia” sociale e civile di decine di milioni di persone residenti nel meridione d’Italia abbandonati al loro destino, come naufraghi, in mare aperto.

Non accettiamo una simile narrazione e ci opporremo con la forza della conoscenza e della legge alle barbarie dei nostri tempi.

Siamo in cammino e nessuno ci fermerà, di questo potete esserne certi.

*Segreteria Regionale PRC_S.E.  Campania, (responsabile Sanità e Diritti Civili)

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