Sardegna: Rifondazione alle elezioni regionali con Vindice Lecis e Sinistra sarda

Sardegna: Rifondazione alle elezioni regionali con Vindice Lecis e Sinistra sarda

Maurizio Acerbo e Pierluigi Mulliri, segretario nazionale e segretario regionale in Sardegna di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, dichiarano:

«Il Partito della Rifondazione Comunista della Sardegna è da sempre impegnato nella costruzione politico-programmatica dell’alternativa agli schieramenti esistenti. La nostra forza politica da sempre si è schierata contro le politiche neoliberiste e ha combattuto aspramente nelle istituzioni e nelle piazze, l’attacco violento compiuto in maniera indistinta da centrodestra, Partito Democratico e giallo-verdi, nei confronti di sanità e istruzione pubblica e le politiche di rapina del territorio.

Per questo il nostro partito, come cinque anni fa, ha lavorato “pancia a terra” per condividere con tutte quelle forze politiche e sociali una nuova visione di società.
Così Sinistra Sarda si ripresenta alle elezioni regionali, con lo stesso spirito e voglia di porre al centro le tematiche del lavoro, della salvaguardia e valorizzazione del territorio e della centralità della cosa pubblica e della difesa dei beni comuni.
Per noi è un ulteriore tassello per la creazione e affermazione di una sinistra autonoma e plurale in cui possano convivere pariteticamente più anime. 
Il nostro candidato presidente è Vindice Lecis, giornalista e scrittore cresciuto nelle gloriose fila del PCI. Per noi è la migliore espressione del sentimento di cambiamento rispetto alle derive in cui la Sardegna è stata fatta precipitare in termini occupazionali, immigrazione forzata dei nostri giovani e di perdita dei servizi pubblici.
La presentazione di una lista unitaria della sinistra e dei comunisti in Sardegna è un positivo segnale di riscossa per la sinistra che arriva dall’isola di Gramsci e Berlinguer. Se il governo gialloverde dimostra ogni giorno la sua lontananza e ostilità rispetto ai principi della Costituzione e ai valori di solidarietà fondanti della sinistra è altrettanto evidente che il PD e i suoi satelliti da tempo fanno politiche indistinguibili da quelle del centrodestra. La realtà è che tutti i poli sono uniti da un programma antipopolare volto a precarizzare il lavoro, smantellare lo stato sociale a partire dalla sanità pubblica, far pagare meno tasse ai ricchi, rinunciare a un forte intervento pubblico indispensabile per garantire prospettive di occupazione e rilancio dell’economia. Per la sinistra e i comunisti il PD seppur mascherato dietro al civismo è invotabile quanto gli alleati di Salvini. Quello al candidato presidente Vindice Lecis e a Sinistra sarda è un voto di resistenza e di alternativa, per un vero cambiamento».
 
24 gennaio 2019
 
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