Il latinorum di Boeri e l’insostenibile difesa della legge Fornero, che va abolita!

Il latinorum di Boeri e l’insostenibile difesa della legge Fornero, che va abolita!

di Roberta Fantozzi –

È francamente insopportabile il modo in cui il Presidente dell’Inps Boeri, continua a difendere l’intoccabilità della legge Fornero, usando il latinorum di Don Abbondio.

Boeri è nuovamente tornato sulla crescita del “debito pensionistico” sventolando la cifra di 100 miliardi, per impaurire le persone e dare ad intendere che qualsiasi intervento sulla Fornero sia crescente e insostenibile con il passare del tempo e quindi nel lungo periodo.

Ora esistono più fonti ufficiali che dicono il contrario (dal X Congresso degli Attuari dell’Inps del 2013 alla Ragioneria Generale dello Stato nel 2018)[1] , e da cui emerge come nel 2045 i “risparmi” della Legge Fornero – in cui è conteggiato anche il blocco delle indicizzazioni e non solo gli aumenti dell’età – si azzerino, perché la riduzione del numero delle pensioni è più che compensata dalla crescita degli importi.

E’ dunque del tutto falso che vi sia un’insostenibilità nel lungo periodo e fa specie il continuo tentativo di manipolazione dell’opinione pubblica da parte di Boeri.

Nè è accettabile che si continui ad ignorare il dato per cui la spesa pensionistica, intesa come rapporto tra contributi versati e pensioni previdenziali erogate,  al netto delle prestazioni assistenziali e delle tasse (che i pensionati pagano e che tornano nelle casse delle stato) sia da anni in attivo e che questo attivo, nel 2016, sia stato di quasi 39 miliardi, come mostrano i più autorevoli studi sul sistema previdenziale[2].

Boeri ha ragione invece sul fatto che quota 100 non risolve in nessun modo i problemi delle donne e dei giovani, cioè di chi ha carriere lavorative discontinue. Ma questo è un motivo che deve spingere ad un intervento che non si limiti a quota 100, e che chiarisca i tanti punti ambigui di quel che vuole fare il governo.

Per quel che ci riguarda continueremo a batterci per l’abolizione della Legge Fornero, perché il nostro sistema previdenziale è socialmente – non economicamente insostenibile – e ha prodotto danni incalcolabili alle persone e alla società italiana.



“Si stima che i risparmi della riforma Fornero, per il decennio 2012-2021 ammontino complessivamente a oltre 80 miliardi rispetto alla normativa previgente.. con ulteriori risparmi negli anni successivi, che si azzerano al 2045 (Inps, X Congresso Nazionale Attuari, 2013).

“L’effetto di contenimento (della L.Fornero), che include anche le misure di deindicizzazione delle pensioni nel breve periodo, è inizialmente crescente passando da 0,1 punti percentuali del 2012 a circa 1,4 punti percentuali del 2020. Successivamente, esso decresce a 0,8 punti percentuali intorno al 2030 per poi annullarsi sostanzialmente attorno al 2045.” Ragioneria Generale dello Stato, 2018

 

[2] F.R.Pizzuti “Pensioni una bomba sociale, destinata ad esplodere”, gennaio 2018

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