Lettera aperta a Mentana, Formigli e a tutti gli altri giornalisti che hanno sdoganato Casa Pound

Lettera aperta a Mentana, Formigli e a tutti gli altri giornalisti che hanno sdoganato Casa Pound

L’aggressione squadrista a Bari ai danni della nostra europarlamentare Eleonora Forenza e di altri compagni di Rifondazione, Potere al popolo e SI non è certo un episodio isolato. Non è la prima volta che da sedi di Casa Pound partono gruppi che aggrediscono per poi giustificarsi con la difesa da immaginari assalti. Oggi Di Stefano ha replicato lo stesso spartito sostanzialmente rivendicando l’azione violenta dei suoi camerati. Certo l’aggressione a una parlamentare ricorda molto il clima degli anni ’20.

Dovrebbero riflettere i troppi esponenti del mondo dell’informazione che in questi anni hanno sdoganato formazioni neofasciste come Casa Pound che da tempo sono ospiti di trasmissioni televisive e o vengono presentati come agnellini. 

L’aggressione squadrista di Bari è solo l’ultimo episodio che dovrebbe far riflettere giornalisti autorevoli che con eccessiva disinvoltura hanno legittimato i “fascisti del terzo millennio”. Mi rivolgo a Mentana e Formigli perché in rete mi sono imbattuto in loro affermazioni ma precisando che non sono gli unici. Quando viene inseguito e aggredito un gruppo di persone con mazze e cinghie solo perché accompagna una donna etiope con due bambini non è il caso di rimeditare affermazioni troppo ottimiste e patenti democratiche date con troppa superficialità?

“La cosa importante è ripudiare la violenza e ogni forma di razzismo. E io da loro questo l’ho sentito” (Enrico Mentana), “Inseriti nel gioco democratico, vitali e puliti” (Formigli). 

Solo sostenitori di Casa Pound e della Lega come Fusaro possono sostenere che la minaccia fascista è inesistente. I dieci punti di sutura sulla testa del nostro compagno Antonio Perillo – come tante altre aggressioni – smentiscono queste affermazioni. 

Questi figuri non hanno mai smesso di dirsi fascisti né hanno mai smesso di praticare la violenza. 
Il fatto che i loro slogan e il loro discorso xenofobo siano stati fatti propri dal principale partito della destra che egemonizza il governo e il dibattito pubblico rende ancor più baldanzosi questi personaggi. E accade lo stesso per il clima europeo e americano. 

Chi scrive rivendica da tempo con l’ANPI che queste organizzazioni vengano disciolte in applicazione della Costituzione ma dobbiamo constatare amaramente che si va in direzione opposta. 
Chi fa informazione ha grandi responsabilità.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale PRC-SE

antifascisti


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