Solidarietà a Rafael Correa, a difesa della giustizia sociale, della democrazia e dello Stato di diritto

Solidarietà a Rafael Correa, a difesa della giustizia sociale, della democrazia e dello Stato di diritto

Prima Cristina, poi Lula ed ora Rafael Correa: continua la persecuzione giudiziaria contro i leader progressisti dell’America Latina.

Lo scorso 3 luglio Procura Generale ecuadoriana ha ordinato il carcere preventivo per l’ex presidente Rafael Correa per il presunto vincolo con il tentativo di sequestro dell’ex deputato Fernando Balda, avvenuto in Colombia nel 2012. Successivamente è stata accettata da parte della Corte Nazionale di Giustizia una richiesta di arresto ed estradizione per l’ex mandatario.

Si tratta di una decisione completamente senza prove, senza base costituzionale, l’ennesimo tentativo di screditare e limitare le attività passate e presenti dell’Ex Presidente.

Inoltre, né il giudice che ha emesso l’ordine di cattura, né il procuratore che ha richiesto il carcere preventivo hanno una nomina ufficiale, tantomeno il Controllore generale ha una carica valida, in quanto attualmente sono “ad interim” poiché non c’è stato ancora nessun concorso pubblico per la loro designazione negli incarichi. Si tratta dell’ennesimo caso di manipolazione di fatti da parte di soggetti che non hanno potestà legale.

Il caso Balda è solo uno strumento per portare avanti un preoccupante utilizzo delle istituzioni, in particolare del potere giudiziario; è un attentato contro lo Stato di Diritto, la libertà, i Diritti Umani e la democrazia in Ecuador. L ‘ordine di cattura è una misura adottata contro un cittadino che ha reiterato più volte la volontà di collaborare con e per la giustizia del proprio Paese. Un’ulteriore manifestazione di “lawfare” in America Latina, ovvero l’utilizzo del diritto penale da parte degli avversari per diffamare un dirigente politico come nel caso brasiliano di Lula da Silva o quello argentino di Cristina Fernandez de Kirchner. A questi si aggiunge oggi la fabbricazione su misura di un’accusa penale nei confronti di Correa. Sembra chiaro il delinearsi di una strategia per fermare i governi progressisti di tutto il continente.

Il PRC si somma a coloro i quali chiedono lo stop immediato alla persecuzione giudiziaria di Rafael Correa , a fianco della originale Revoluciòn Ciudadana, e che ancora oggi riempiono le strade reclamando giustizia per l’ex Presidente.


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