Arrestati per aver contestato “Il giro della vergogna”

Partito della Rifondazione Comunista S.E. Roma
A Roma è vietato esprimere il dissenso verso il giro d’Italia, uno fra i più importanti appuntamenti sportivi italiani ed europei. Un dissenso nato dalla scelta, a 70 anni dalla Nakba, l’esilio forzato di centinaia di migliaia di cittadini palestinesi, di farlo partire da Gerusalemme attraversando le città israeliane. Accadeva mentre contemporaneamente, i cecchini dell’esercito di Israele, a Gaza ma anche in Cisgiordania, uccidevano ragazzini, giornalisti, manifestanti non armati. Questo giro ha rappresentato il beneplacito italiano a tali crimini. Durante tutto il suo percorso in Italia, sono state tante le tappe in cui sono sventolate ai bordi delle strade le bandiere palestinesi e sovente questo ha portato a cariche delle forze dell’ordine. Ma a Roma ieri alcuni compagni e compagne che hanno dato voce alla causa palestinese, proprio nella tappa finale, sono stati arrestati e portati in stato di fermo a Regina Coeli. Oggi sono stati liberati ma a novembre subiranno un processo.
Rifondazione Comunista di Roma esprime il proprio totale e incondizionato appoggio a chi ha subito l’ennesimo atto di repressione, in un paese il cui governo non ha mai espresso la minima parola di condanna per i crimini sionisti. Sui nostri e sulle nostre lotte, nessuna repressione.
Saremo sempre al fianco dei palestinesi e dei tanti oppressi che lottano per la libertà
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