Bolkestein, Acerbo: «La memoria corta di tutti quelli che l’hanno votata e ora si oppongono alla direttiva»

Bolkestein, Acerbo: «La memoria corta di tutti quelli che l’hanno votata e ora si oppongono alla direttiva»

BOLKESTEIN – ACERBO (PRC): «LA MEMORIA CORTA DI TUTTI QUELLI CHE L’HANNO VOTATA E ORA SI OPPONGONO ALLA DIRETTIVA. SONO SENZA VERGOGNA»

Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, dichiara:

«Farebbe ridere se non ci fosse da piangere la levata di scudi trasversale contro la Bolkestein da parte di centrodestra e centrosinistra che l’hanno votata! 
Ricordiamo infatti che quando fu varata, furono i gruppi popolari e socialisti, cioè centrodestra e centrosinistra, ad approvarla. Rifondazione votò contro, per la cronaca…
Quando si sono accorti che la direttiva colpiva anche un settore come quello delle concessioni balneari, che godono in Italia di un trattamento che non ha pari in Europa, centrodestra e centrosinistra si sono messi a fare demagogia.
Sanno benissimo che non ci sono ragioni che giustifichino una durata infinita delle concessioni su un bene demaniale, ma a fini elettorali votano proroghe, invece di avere il coraggio di riformare un settore, garantendo che le spiagge non vengano accaparrate da banche o società multinazionali, che sia tutelato il lavoro, che vengano liberate dal cemento e riqualificate sul piano paesaggistico e ambientale.
Di proroga in proroga, l’Italia rischia di pagare cara la demagogia, senza nemmeno conseguire risultati concreti per le 30.000 aziende del settore.
Comunque la difesa delle imprese del settore balneare richiede una fermezza della politica nel contrastare il dilagare delle costruzioni sulle spiagge, considerate da troppi di questi operatori come proprietà privata».


20 dicembre 2017


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